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Lettera aperta agli amici ed ai cittadini del Lazio

LETTERA APERTA AGLI AMICI DEL LAZIO!

Carissimi,

stiamo sostenendo da anni che la lotta alle mafie non si fa solo andando in giro ripetendo quanto già scritto sui giornali sulla gravità del fenomeno della presenza mafiosa nella nostra regione, ma cercando di individuare quali e quanti sono i “punti di criticità “su ogni singolo territorio, comune per comune.

Occorre fare una vera opera di monitoraggio in ogni singolo comune per segnalare i singoli fatti a chi di competenza. (Se localmente non si dispone di canali di trasmissione, bisogna convogliare le notizie verso di noi e provvederemo noi a girarle a chi di competenza, pubblicando, peraltro, sul sito… quello che può essere pubblicato. C’è un vero e proprio assalto di tutte le organizzazioni criminali, le quali stanno investendo montagne di capitali in tutti i settori della nostra economia ed arrivando ad inquinare lo stesso tessuto istituzionale e politico, parte del quale è già compromesso, come già è emerso nei casi di Nettuno, Fondi… e non solo).

Da parte delle istituzioni, di alcune di queste, non sembra che si stiano usando strumenti efficaci per fronteggiare tale assalto. Bisogna i tali casi individuare le “ragioni” e denunciarle.

Quindi, il nostro impegno va sviluppato su due direttrici:

-la prima è quella di individuare e denunciare i singoli insediamenti “sospetti”;

-la seconda è quella di denunciare ritardi, omissioni ed eventuali collusioni di soggetti delle istituzioni, della politica e delle professioni (i famosi “colletti bianchi” fra i quali si annidano molti collusi con le mafie.

Un lavoro serio, impegnativo che richiede soprattutto libertà dagli schemi ideologici e partitici (le mafie si stanno infiltrando dovunque riuscendo a trovare complici diretti od indiretti in più partiti), volontà di fare, serietà.

Senza tali requisiti, non si va da nessuna parte e si finisce per fare solo bla bla, chiacchiere, mentre le mafie finiscono di occupare il nostro territorio per comprometterne definitivamente lo sviluppo

Quale imprenditore serio verrà più ad investire il denaro su un territorio occupato dalle mafie e dal malaffare?

Scusatemi il tono brusco, ma questo è assolutamente necessario per svegliare la nostra comunità da un torpore che sta compromettendo l’avvenire di tutti, a cominciare dai nostri figli e dai nostri nipoti. Chi non si è attivato e non si attiva si rende responsabile di un avvenire buio delle nostre stesse famiglie, oltreché degli altri.

Noi stiamo lavorando duramente, grazie agli amici dei rispettivi territori, soprattutto su due di questi:

-la bassa provincia di Latina, da Terracina, Fondi, Gaeta, Formia, Minturno, Ss. Cosma e Damiano, fino al Garigliano, confine con la Campania;

-l’area Civitavecchia-Santa Marinella-Tolfa, Tarquinia, Tuscanica.

Due aree queste dove si stanno ammassando capitali e clan mafiosi di tutte le specie e nazioni, italiani, cinesi, rumeni, russi e quant’altri.

Gli amici di Civitavecchia e di Tarquinia sono meravigliosi e meritano la gratitudine e la stima affettuosa di tutti noi, dal primo all’ultimo.

I dossier frutto di tanto lavoro sono già nelle mani giuste.

A Civitavecchia ci sarà fra poco un nostro convegno.

La stessa cosa, a dirla tutta, non siamo in grado di poterla dire per le altre zone del Lazio.

Purtroppo i nostri amici della Capitale e delle altre province non si sono ancora resi conto appieno della gravità della situazione in cui essi stessi si trovano.

Notiamo, putroppo, che non è maturato quel livello di sensibilità e di partecipazione che tale gravità impone.

Ripetiamo e ripeteremo fino alla noia che la lotta alle mafie non si fa solamente con i convegni, le riunioni e quant’altro. Bisogna, soprattutto, scovare i mafiosi (e i loro complici nelle istituzioni, nei partiti politici, nelle professioni ecc. ), comune per comune e farli arrestare. Punto.

La nostra Associazione fa questo vuole continuare a fare questo. Sempre di più.

Chi vuole restarci e chi vuole venirci, deve fare queste cose. Il resto non ci serve.

Si sta completando tutta l’operazione “tesseramento 2009”. I ritardatari si affrettino ad iscriversi, sapendo, però, che tutti, nessuno escluso, si debbono da ora in poi impegnare seriamente.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA