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Lettera aperta a tutti i cittadini onesti del Lazio

Continuano a pervenirci lettere di stima e di apprezzamento per il lavoro che quotidianamente svolgiamo in difesa della legalità e contro le tante mafie che hanno devastato e devastano a nostra Regione.

Vi ringraziamo di cuore.

L’incoraggiamento delle persone oneste e ricche di senso dello Stato e delle Istituzioni ci serve a vincere i momenti di scoraggiamento che ci colpiscono nel trovarci il più delle volte soli nella lotta contro il crimine dilagante.

Soli, perché, anche se appare che non è così, sono pochi, pochissimi coloro che concretamente, facendo nomi e cognomi, segnalando fatti e comportamenti specifici, aiutano magistratura e forze dell’ordine a combattere i tantissimi criminali che si annidano soprattutto nelle istituzioni ed anche nella politica, oltreché nelle professioni e nella società civile.

Spesso si fa molta retorica, tante commemorazioni, tanta sociologia, tanta politica, ma non si colpisce così la mafia, quella vera, quella più pericolosa.

Ecco perché noi abbiamo bisogno, oltreché di parole di stima, soprattutto di altre cose:

-di ADESIONI, soprattutto, di brave persone, oneste e volenterose, che ci segnalino quanto avviene in ogni comune del Lazio.

L’ADESIONE all’Associazione ci serve anche per superare le difficoltà economiche determinate dal fatto che noi, per scelta nostra, non abbiamo mai usufruito e non usufruiamo di alcun finanziamento pubblico.

Prendere anche un euro da qualsiasi Ente, partito o altro significa rischiare di sottoporsi a condizionamenti, limitazioni ecc.

Legarsi mani e piedi.

Noi vogliamo essere liberi, da tutto e da tutti.

Noi siamo orgogliosi della nostra autonomia, anche se la paghiamo cara, sulla nostra pelle.

Ma, agendo così, ci sentiamo liberi. Di agire e di colpire tutte le mafie, dovunque esse si annidino.

E taluni nostri colpi –ve lo assicuriamo- vanno a segno, come è dimostrato da alcune note riportate in taluni ordini di custodia cautelare che citano la nostra Associazione come la fonte di informazioni precise.

La stima di cui gode, inoltre, la nostra Associazione in ambienti giudiziari ed investigativi centrali rappresenta la prova della nostra serietà e del nostro spirito di sacrificio.

Come, anche, l’odio nei nostri confronti da parte dei mafiosi e di taluni ambienti politici inquinati dimostra l’incisività del nostro lavoro.

Lavoriamo con impegno e serietà, producendo atti, non chiacchiere.

Abbiamo terminato e consegnato a chi di dovere proprio in queste settimane un dossier sulla situazione esistente nel sud pontino, ne stiamo terminando un altro che riguarda l’alto Lazio, in particolare la zona di Tarquinia-Civitavecchia.

Non sono i primi, né saranno gli ultimi. In circa 10 anni di attività ne abbiamo prodotto una lunga serie.

Nomi, cognomi, insediamenti, investimenti di capitali, sospetti di collusione con uomini e donne della politica e delle istituzioni, comportamenti scorretti di singole amministrazioni pubbliche.

Questa è antimafia seria.

Quello che ci addolora è l’inerzia delle gente per bene.

Ci dicono “ bravi”, ”continuate così”, ”non mollate”, ma non fanno niente per aiutarci concretamente.

Vorremmo essere dappertutto per coprire tutto il Lazio, tutti i comuni, ma non ce la facciamo.

Abbiamo situazioni di criticità, a Roma capitale e la provincia di Frosinone, per esempio; aree fortemente infiltrate dalle mafie, dove anche parti delle istituzioni negano l’evidenza e dove, quindi, ci sarebbe bisogno di azioni di vera e propria supplenza, ma non possiamo farlo per mancanza di uomini e donne.

Questo ci fa soffrire tantissimo.

Ci rivolgiamo a tutti i cittadini perbene del Lazio.

Magistratura e forze dell’ordine, depotenziate ogni giorno di più da un governo scriteriato, hanno bisogno di aiuto ed i cittadini, quelli non mafiosi ovviamente, hanno il DOVERE di aiutarle.

Ecco perché è nata la nostra Associazione.

Aiutateci, aderendo ad essa e fornendoci notizie che noi “gireremo”, dopo averne vagliato la serietà, a chi di dovere.

N.B.: E’ NELLE EDICOLE IL NUOVO NUMERO DE “LA VOCE DELLE VOCI”