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Lettera aperta a tutti gli iscritti e simpatizzanti

A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI

Carissimi,

non ci stancheremo mai di tessere le lodi degli amici e compagni di Civitavecchia e di Tarquinia, i quali, senza chiacchiere e senza confondere mai le due sfere delle attività politiche ed associative –che per noi sono e restano due sfere distinte e distanti – hanno fatto e continuano a fare un lavoro di scavo, di analisi, di indagine, che ci ha consentito di scovare e denunciare gli insediamenti mafiosi sul loro territorio.

E’ da anni che stiamo insistendo sulla necessità di essere atipici rispetto a tanti altri e che, pertanto, non dobbiamo limitarci a rappresentare l’”antimafia del giorno dopo “. Noi dobbiamo essere “ l’antimafia del giorno prima “. l’antimafia che lotta per evitare che la mafia si insedi su un territorio. Dopo non si fa più niente.

Senza sentirci legati a chicchessia, senza finanziamenti di sorta da parte di gruppi o enti, con le mani libere, noi dobbiamo sforzarci di essere vere “sentinelle” sul nostro territorio, individuando e denunciando insediamenti di soggetti e capitali criminali, PRIMA che essi si radichino e ramifichino, soggetti che trovano spesso una sponda nella politica e nelle istituzioni (vedi casi Civitavecchia, Fondi, Nettuno, Terracina, Formia ecc. ecc. ).

Forze dell’ordine e magistratura non ce la fanno da sole a fronteggiare un nemico – le mafie –che ormai troviamo annidate dappertutto, soprattutto nei partiti e nelle istituzioni.

A noi non servono persone che si limitano a… raccontare o voler ascoltare la storia delle mafie. Per questo ci sono i libri, le statistiche, i giornali. Un’Associazione antimafia deve fare altro!

A noi servono, quindi, persone attive, attentissime a tutto quanto succede nei loro comuni, nei loro quartieri e che, poi, ce lo segnalino, con nomi e cognomi. Sospetti, intuizioni, ovviamente. Saremo noi, poi, a segnalare il tutto a chi di competenza per gli approfondimenti ed i riscontri.

I dossier redatto dagli amici e compagni di Civitavecchia –ed anche quello fatto da alcuni amici di Formia –hanno messo alla luce soggetti ed avvenimenti finora ignoti perfino alle forze dell’ordine.

Questo dovrebbero fare tutti gli altri, se effettivamente vogliamo fare un’azione seria di contrasto delle illegalità e delle mafie.

Tutto il resto non serve. O, meglio, potrà anche servire a informare sensibilizzare la gente che non sa o non vuole sapere. Ma, poi, quello che conta è il lavoro di scavo e di DENUNCIA. Punto.

L’Assemblea che abbiamo programmato per il prossimo mese di giugno dovrà essere un’occasione per ristrutturarci in maniera seria. Le persone che hanno dimostrato di essere inattive o interessate ad altre cose potranno sì restare nell’Associazione ma non con ruoli dirigenti.

I nuovi dirigenti dovranno essere scelti fra coloro che hanno voglia di fare seriamente, che pongono il problema della lotta alle mafie come primo loro impegno.

La situazione è gravissima, le mafie hanno invaso la nostra Regione, tutti ormai –restano pochi collusi a sostenere il contrario-cominciano ad ammetterlo e, quindi, non si può più scherzare.

LA SEGRETERIA