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Lettera aperta a Nonna Betta ed a Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto.

Si è svolto a Gaeta un Convegno organizzato dal PD e dalla Fondazione Caponnetto, convegno al quale ha partecipato l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, candidato appunto del PD nelle elezioni in corso..
Un convegno, al quale noi dell’Associazione Caponnetto non siamo stati invitati, ma durante il quale -ci è stato riferito da alcuni presenti- è stato elevato un plauso da parte del Presidente della Fondazione Salvatore Calleri nei confronti nostri.
Lo ringraziamo perché questo denota un’onestà intellettuale da parte sua che francamente non ci è stato possibile rilevarla nel passato.
Un primo passo in direzione di un chiarimento fra due sodalizi che si ispirano agli stessi principi e sotto lo stesso Nome.
Noi abbiamo tenuto a marcare la nostra estraneità rispetto a quel Convegno in quanto è apparso subito, sia per gli organizzatori che per il momento in cui si è svolto, un incontro di carattere elettoralistico e partitico.
E noi, come è a tutti noto, siamo contrari ad un’antimafia asservita alla politica che, peraltro, altro non fa che dividere anziché unire.
C’è da considerare, inoltre, che è proprio nella politica e nelle istituzioni che ormai si annidano i mafiosi più insidiosi.
Salvo e nonna Betta ci conoscono da sempre e sanno della nostra onestà intellettuale, della nostra coerenza e del nostro attaccamento all’insegnamento di nonno Nino, onestà, coerenza ed attaccamento che non sono mai venuti meno anche dopo le divergenze fra Fondazione ed Associazione sorte per impostazioni di carattere organizzativo ed operativo.
Noi dell’Associazione non siamo per le commemorazioni, il racconto delle cose passate e dell'”antimafia del giorno dopo”.
Noi siamo per l'” antimafia del giorno prima”, quel tipo di antimafia che, attraverso l’indagine e la denuncia con nomi e cognomi, cerca di anticipare gli insediamenti mafiosi nei vari territori.
Collaborando con le parti più attive e sane delle forze dell’ordine e della magistratura.
Comunque non sottovalutiamo l’importanza di un lavoro di informazione e di sensibilizzazione che fa sicuramente la Fondazione.
Vorremmo, però, oltre che il plauso alla nostra azione – un’azione di trincea, di attacco diretto alle mafie- che, comunque, apprezziamo e ringraziamo, anche un pò di collaborazione nel lavoro difficile e pericoloso che facciamo quotidianamente perché di mafie non bisogna solo parlarne.
Bisogna stanare i mafiosi, dovunque essi siano a cominciare dai partiti e dalle istituzioni, farli arrestare e far sottrarre ad essi i beni accumulati illecitamente.
Non lasciando, come chiedeva Paolo Borsellino, tutto il peso sulle sole spalle delle forze dell’ordine e della Magistratura.
Per l’Associazione Caponnetto questa è l’antimafia con la A maiuscola.
Comunque siamo pronti ed aperti ad un confronto fraterno con Salvo e nonna Betta che salutiamo affettuosamente.