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Lettera all’On.Pedrizzi sulla situazione criminale in provincia di Latina

Latina, 16 dicembre 2007

On Riccardo Pedrizzi – ROMA

Caro Riccardo,

abbiamo ritenuto di pubblicare sul nostro sito la risposta dell’ex Sottosegretario agli Interni Brutti, datati nel 2001, ad alcune tue interrogazioni sulla presenza mafiosa in provincia di Latina.

Ciò, per darti atto del tuo impegno, nel passato, sul piano della denuncia di tale presenza, ma anche per evidenziare quanto sia vecchia e radicata tale presenza.

Dal 2001 in qua la situazione si è estremamente aggravata ed oggi possiamo affermare, senza tema di essere smentiti, che l’economia pontina, oltre a quella di Frosinone, come giustamente rileva il Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Dr. Antonello Ardituro, è in larga parte nelle mani della criminalità organizzata.

Noi quasi quotidianamente riceviamo segnalazioni di continui insediamenti ed investimenti “sospetti” ad opera di soggetti provenienti dalla Campania, dalla Sicilia e dalla Calabria. Ma, oltre a quelli, ci sono altri investimenti “sospetti” da parte di soggetti locali che appaiono alquanto contigui a gruppi esterni alla nostra regione e tali da farci sospettare che si tratti di prestanome.

Sono anni che noi stiamo, nel silenzio generale, denunciando le responsabilità della politica e delle istituzioni che hanno fatto e continuano a fare ben poco per opporsi a questa invasione delle mafie.

In taluni casi sembra addirittura che ci siano delle complicità.

Sono in corso operazioni inquietanti in tutto il sud della provincia, operazioni che prevedono l’impiego di montagne di capitali.
Nessuno indaga sulla “provenienza “ di questi soldi. Tutti tacciano. Anche tu, purtroppo.

Procura di Latina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, pur tenendo conto del riserbo imposto in casi del genere, , benché da noi ripetutamente invitati, non dicono almeno QUANTE indagini patrimoniali hanno in corso e a QUANTO ammontano i capitali sporchi finora da loro individuati. Abbiamo la sensazioni che di tali indagini se ne siano fatte e se ne facciano ben poche, stando ai risultati sotto gli occhi di tutti.

Allora il discorso, come vedi, si fa ancora più complesso.

Su un territorio notoriamente infestato dalle mafie nessun imprenditore serio e pulito va ad investire. Questo è elementare, come altrettanto elementare è il fatto che il denaro sporco caccia quello pulito.

Che cosa, quindi, dobbiamo sospettare? che la nostra economia –per non dire la politica, che è sempre condizionata dall’economia, purtroppo- sono entrambi sporche?

D’altro canto le parole pronunciate da un magistrato integerrimo qual’è l’ex Presidente del TAR

Bianchi ci hanno profondamente colpiti e ci hanno provocato vive preoccupazioni per l’avvenire di questa terra e delle sue popolazioni.

Tutto ciò mentre a livello politico si continua a fare chiacchiere ed a scontrarsi solamente per beghe di potere, non tenendo affatto conto del fatto che ormai le mafie si stanno impadronendo di tutto.

Non ritieni che tutto ciò sia semplicemente vergognoso?

Perché non riprendi, come parlamentare di questa terra, le battaglie contro la criminalità organizzata, battaglie a quanto pare da te interrotte subito dopo il 2001?

Abbiti i più cordiali saluti e gli auguri più vivi per le prossime Festività

Elvio Di Cesare