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Lettera al Presidernte della Repubblica dell’Associazione Caponnetto per la vicenda che ha interessato il Testimone di Giustizia Luigi Leonardi.

Il “caso” doloroso del Testimone di Giustizia Luigi Leonardi  maltrattato nella Prefettura di Caserta.L’Associazione Caponnetto chiede l’intervento del Capo dello Stato: i Testimoni di Giustizia vanno rispettati e serviti!!!!!!!!!!

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www.comitato-antimafia-lt.org                                 info@comitato-antimafia-lt.org

tel. 3470515527

Al Signor
Presidente della Repubblica
ROMA

OGGETTO:Luigi Leonardi
Testimone di Giustizia

Prefettura di CASERTA da chiudere. Testimone di giustizia si
presenta per una pratica: “la fotocopiatrice è rotta, non abbiamo
tempo per lei”. Casertace, naturalmente, non si stupisce

Il fatto si è verificato stamattina ed è stato denunciato alla stazione dei carabinieri di Marcianise. L’episodio reso
pubblico dall’associazione Caponnetto: “la sala del caffè era affollata di impiegati”

Luigi Leonardi e la prefettura di Caserta
Il testimone di giustizia Luigi Leonardi, andato alla Prefettura di Caserta per richiedere copia degli atti riguardanti il
rigetto della sua richiesta di sostegno in quanto vittima di racket, per presentare ricorso nei tempi previsti dalla norma,
ha ricevuto un netto rifiuto. L’addetto gli ha risposto che la fotocopiatrice era guasta, mancava perfino la carta e
comunque “non avevano tempo” per evadere la sua richiesta. Subito dopo Leonardi si e’ presentato alla stazione dei
Carabinieri di Marcianise, dove ha denunciato il fatto. “Adesso, con una scadenza che pende come una spada ? si legge
nella denuncia ? attendo che la Prefettura si decida a comprare una fotocopiatrice e una risma di carta, e a trovare tra i
vari addetti che affollavano la sala del caffe’ e il corridoio, a parte qualcuno, un santo che faccia le fotocopie e mi dia la
possibilita’ di far valere i miei diritti in un sistema incancrenito dalle mafie”. A raccontare l’episodio e’ l’Associazione
Caponnetto, la quale esprime “forte preoccupazione” per quanto accaduto, “che conferma la scarsa attenzione dello
Stato nei confronti di uomini e donne privati dei mezzi di sostentamento ed esposti alle ritorsioni della malavita
organizzata solo per avere fatto il loro dovere”.
Leonardi è un imprenditore che ha denunciato il racket che subiva da anni. Ha però perduto anche perso le sue due
fabbriche di impianti di illuminazione e i relativi negozi, distribuiti tra Cardito, Nola, Giugliano e Melit, oltre a non
avere più contatti con la famiglia.

Se qualcuno, nella Prefettura di Caserta  –   dopo che Luigi
Leonardi,su suggerimento della scrivente, ha esposto
quanto accadutogli ai Carabinieri di  Marcianise –  dovesse
pensare ad eventuali ritorsioni ai suoi danni sappia sin da
ora che dietro di lui c’é l’Associazione Caponnetto e dovrà
vedersela con questa.
Non é possibile,Signor Presidente,che chi denuncia  i
mafiosi debba essere trattato in tal modo.

Fatti del genere inducono a sospettare che al fondo di certi
comportamenti  potrebbe nascondersi  qualcosa di molto
inquietante.
Tale sospetto nasce anche dalla constatazione  che in
passato le cronache si sono viste costrette ad occuparsi di
situazioni  che riguardavano quegli uffici e che di certo non
hanno dato lustro alle Istituzioni.
Le chiediamo,pertanto,di voler disporre un’accurata
indagine che tenda a far luce sull’intera vicenda.
Nel ringraziarla anticipatamente,la salutiamo  distintamente

IL SEGRETARIO

Dr.Elvio Di Cesare