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Legambiente Sabaudia: Finita l’epoca delle lottizzazioni selvagge?

“Con coraggio, il presidente del Parco Gaetano Benedetto si è assunto l’onere di far risuonare un duro richiamo alla responsabilità nelle orecchie di tutta la classe politica e imprenditoriale del territorio. Mettendo definitivamente in chiaro che, durante la redazione del Piano del Parco, non saranno ammessi i giochetti tipici della bassa politica sabaudiana, si è finalmente ristabilito un principio che sembrava essere stato demolito sotto i colpi del mattone selvaggio: la legalità e il rispetto delle leggi di tutela del territorio sono i veri perni su cui far poggiare ogni realizzazione per il futuro. E’ quanto noi del circolo Larus Legambiente di Sabaudia, con tanta umiltà ma con determinazione, ci siamo sforzati di diffondere per anni. Talune volte inascoltati, altre addirittura derisi. Per noi, vedere oggi questi argomenti assurgere a discriminanti fondamentali delle futura azione del Parco è motivo di soddisfazione enorme. La smettano, quindi, i passati e gli attuali amministratori di raccontare bugie. L’umiliante girandola di interventi che hanno messo in scena nella parte finale della mattinata, cercando di negare ogni responsabilità passata nascondendosi dietro il piano regolatore, senza considerare gli oltre 30 anni che ci separano dalla sua realizzazione e tutti gli altri livelli di tutela (!), non troverà più terreno fertile. Anche il prof. Blasi e l’architetto Maggiore sono stati più che illuminanti: siamo in un mondo globalizzato che cambia a grande velocità. Non si può più continuare a difendere interessi statici e mortificanti per la collettività. D’ora in poi, tutti dovranno accantonare gli interessi di bottega – magari scontentando qualche “grande elettore” – e smettere di divorare l’unica, grande risorsa che può dare competitività al nostro territorio. Da parte nostra, in un documento scritto abbiamo ribadito quale debba essere, a nostro avviso, la filosofia generale dei documenti di pianificazione:

  • affrontare le criticità del territorio, ponendo in essere azioni di ripristino o di recupero ambientale e paesaggistico;
  • stabilire le priorità indispensabili per lo sviluppo socio-economico;
  • tutelare e valorizzare i tanti, straordinari tesori naturali che il nostro Parco – per fortuna – ancora oggi è in grado di offrire, e che costituiscono il vero brand da spendere nel mercato turistico internazionale”.