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Le vicende di Speciale si intrecciano con quelle di Fondi.Una nota del Sindaco di Pastena dr.Arturo Gnesi

Le vicende di Speciale si intrecciano con quelle di Fondi.
A bordo dell’ Atr 42 della Guardia di Finanza, in casse caricate all’ aeroporto di Pratica di Mare e spedite con volo militare, l’ex comandante della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, nell’agosto del 2005 si fece portare abbondante pesce fresco per allietare la permanenza dei suoi ospiti in Trentino.
Aveva anche chiesto al Paese cinque milioni di euro perché il suo onore di «uomo delle Istituzioni» e di «ufficiale» con la schiena dritta era stato sottoposto al “massacro” durante le relazioni in Parlamento del ministro dell’ Economia.
Voleva essere risarcito dei presunti danni morali senza spiegare quale uso avesse fatto delle risorse destinate al lavoro di un Corpo che, spesso, a fine anno, non ha una lira per mettere la benzina nelle sue macchine.
Ora la giustizia ha espresso il suo verdetto e l’ex generale Roberto Speciale dovrà restituire allo Stato duecentomila euro per aver impropriamente utilizzato un aereo Atr 42, destinato, al «contrasto del contrabbando», alla «sorveglianza delle coste», alle «missioni umanitarie», per farsi portare le spicole in Trentino.
Non solo, il pesce fresco fu imbarcato, come ha scritto Guido Ruotolo su “La stampa” con un raggiro: in una lettera di comunicazione al Corpo di guardia della base aerea di Pratica di Mare, veniva richiesto l’accesso riservato di una Mercedes a bordo della quale viaggiava un amico personale di Speciale, con consorte, fornitore con la sua «Holiday Soledad» di servizio catering a favore della Finanza, che doveva raggiungere Speciale alla Scuola alpina di Predazzo. Un furgone con il pesce a bordo, seguiva la Mercedes.
La storia diventa attuale per altri motivi e ben più drammatici, perché il 15 di agosto 2006, lo stesso generale Roberto Speciale, che pare, continuasse ad intrattenere rapporti di amicizia con l’Holiday Soledad” di Fondi, all’ora di pranzo telefonò personalmente all’allora comandante della guardia di Finanza di Fondi, capitano Fedele Conti, che come ha sempre sostenuto lo zio Eliseo, rimase turbato e sconvolto da quella chiacchierata che durò circa una decina di minuti.
Noi conosciamo, purtroppo il seguito di quella storia, ovvero circa quaranta giorni dopo il capitano Conti morì suicida nella caserma di Fondi, scrivendo in un terribile messaggio di essersi “incartato” ma non conosciamo il contenuto di quella telefonata che contiene sicuramente la chiave del mistero.
Il generale ascoltato dai magistrati pare si sia limitato a dichiarare che la sua è stata una telefonata di cortesia per i doverosi auguri di buon ferragosto.
Alla luce di quanto accaduto i nostri dubbi rimangono anzi ci inquietano ancora di più.