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LE PAROLE CHE “INGUAIANO” IL SINDACO DI ANZIO

LE PAROLE CHE “INGUAIANO” IL SINDACO

“Il commissariamento di Anzio era partito”: la rivelazione finisce in Parlamento

13 novembre 2020

Hanno destato sconcerto le parole del sindaco Candido De Angelis durante la diretta sulla emittente locale Young Tv che, riferendosi alle polemiche sul possibile invio di una commissione d’accesso per far luce su eventuali condizionamenti mafiosi del Comune, ha detto che “il commissariamento era partito”, ma poi “le vie della politica sono infinite… Vabbè lasciamo sta”, ha concluso il primo cittadino. Ma a non voler lasciar stare, ipotizzando alla luce di quelle affermazioni che la politica appunto sia riuscita a bloccare un accertamento che avrebbe potuto disporre la Prefettura di Roma, è stata la senatrice Loredana De Petris, di Sinistra Italiana, con un’interrogazione al ministro dell’interno Luciana Lamorgese. Un atto di sindacato ispettivo che riporta il cosiddetto caso Anzio nel dibattito parlamentare. La senatrice De Petris, presidente del Gruppo Misto, ha evidenziato come sul territorio neroniano siano fortemente radicate associazioni di tipo mafioso, e ha ricordato le gravi intimidazioni ai danni di politici e investigatori, oggetto già di varie interrogazioni con cui veniva caldeggiato l’invio di una commissione d’accesso, auspicato dalla stessa commissione parlamentare antimafia. Alla luce delle dichiarazioni di De Angelis, la senatrice ha parlato di “interferenze della politica nelle decisioni del prefetto di Roma” e ha chiesto al ministro Lamorgese se sia al corrente di tali fatti e se sia in grado di fornire chiarimenti in merito alla vicenda del mancato commissariamento del Comune di Anzio nel 2018.

L’INTERROGAZIONE

Nel territorio di Anzio risultano fortemente radicate associazioni di tipo mafioso, come sottolinea la relazione del procuratore generale presso la Corte di appello di Roma per l’inaugurazione dell’anno giudiziario: “Negli altri circondari, si registrano, oltre alla presenza di soggetti, gruppi, fino a vere e proprie articolazioni di cosche di ‘ndrangheta, come quella dei Gallace di Guardavalle nelle zone di Anzio e Nettuno, fenomeni di transito e commercializzazione di carichi di stupefacenti, come dimostrano diversi sequestri di sostanze stupefacenti effettuati nell’ambito di attività investigative tuttora in corso”;

Alla luce di gravi episodi intimidatori ai danni di amministratori e politici locali tra il 2012 e il 2016 – si legge nell’interrogazione di De Petris – furono presentate dai gruppi parlamentari di SEL, Movimento 5 stelle e PD diverse interrogazioni che chiedevano al Ministro dell’interno pro tempore di valutare la nomina di una commissione di accesso in seno al Comune di Anzio. In seguito, Nel maggio 2018 è stata incendiata la Smart della dirigente del commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno. Pochi mesi dopo viene intercettata una missiva con un proiettile e un messaggio: “stai zitta”. La missiva era indirizzata al segretario generale del Comune di Anzio pro tempore Marina Inches”.

Nella relazione conclusiva della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie del 7 febbraio 2018, si auspicava esplicitamente un’immediata nuova valutazione della situazione del comune di Anzio, al fine di verificare la sussistenza degli elementi per nominare una commissione d’accesso in seno al comune. Ritengo pertanto necessaria che la ministra Lamorgese _ ha concluso De Petris – faccia sapere cosa intende fare per garantire la legalità nel comune di Anzio da tempo ‘sorvegliato speciale’”

 

Fonte:https://www.ilcaffe.tv/

 

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