Latina, 16-07-2006
LE MANI DELLA MAFIA SU ARDEA E SU GAETA
Dai lavori per la realizzazione delle fogne ad Ardea a quelli, pur se irrisori, di rifacimento dell’impianto elettrico nella caserma della Capitaneria di Porto di Gaeta. Tutto fa brodo per una mafia, quella che fa capo ai fratelli Rinzevillo, che cerca di accaparrarsi il massimo degli appalti pubblici.
E’ quanto è emerso nel dibattimento del processo in corso a Roma. Dopo i lavori effettuati nel porto di Gaeta da un’impresa che faceva capo al figlio di Totò Riina, ora sono venuti alla luce quelli fatti dai Rinzevillo addirittura in una caserma.
Come si vede, a Gaeta, soprattutto nelle opere marittime, la mafia siciliana è ben radicata. Non parliamo, poi, della camorra, che ha comprato terreni, appartamenti e quant’altro, senza considerare, poi, quelli che ha realizzato con imprese tutte provenienti dalla Campania. Più volte abbiamo sollecitato le istituzioni, la magistratura, le forze dell’ordine, a fare un lavoro di individuazione radicale di tutte le attività, vecchie ed in corso, nella città del Golfo.
Abbiamo indicato anche delle piste da seguire: Monte Lombone, Monte a mare, il settore delle compravendite immobiliari, commerciali ecc, il rilascio delle concessioni edilizie ecc. Abbiamo suggerito di fare indagini per quanto attiene ad eventuali collegamenti fra qualche esponente politico ed organizzazioni criminali.
La questione torna di particolare attualità ora, alla vigilia di provvedimenti in materia urbanistica importantiRiproponiamo, quindi, con forza l’argomento e chiediamo a Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato di accentuare il loro impegno.
ASSOCIAZIONE REGIONALE PER LA LOTTA CONTRO LE ILLEGLITA’ E LE MAFIE
“ANTONINO CAPONNETTO”.