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Le mani della camorra sull’ortofrutta. 68 arresti, di cui tre anche a Fondi

Maxioperazione partita da una indagine del 2005

Sono 68 le ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui 67 eseguite, emesse dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda in merito ai collegamenti tra mafia e camorra nella gestione monopolistica del trasporto ortofrutticolo nel Centro-Sud. Le misure cautelari sono state eseguite, dagli agenti della Dia di Roma e della Squadra mobile della Questura di Caserta, in numerose regioni d’Italia nei confronti di appartenenti ad organizzazioni attive non solo in Campania, ma anche nel Lazio e in Sicilia. Tra i destinatari esponenti di primo piano dei Casalesi, ma anche camionisti compiacenti, elementi di spicco anche dei clan Mallardo e dei Licciardi in provincia di Napoli e di Cosa nostra in Sicilia. Le indagini sono iniziate nel 2005 in seguito ad un’inchiesta condotta dalla Procura nazionale antimafia sugli interessi delle mafie nel settore ortofrutticolo. In quell’occasione fu avviata un’indagine finalizzata all’accertamento delle infiltrazioni delle organizzazioni mafiose nel Mof di Fondi (Latina), considerato uno dei principali mercati europei del settore. Dall’inchiesta della Dia di Roma emerse la presenza assai significativa nel territorio fondano di due forti presenze criminali. Quella della famiglia calabrese dei Tripodo, legata a Cosa nostra siciliana e in rapporti ora di alleanza e ora di conflitto con i Casalesi, e quella dei Casalesi, la cui presenza nel basso Lazio era già stata ampiamente accertata da indagini precedenti.

(Tratto da Virgilio Notizie)