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Le mani della camorra sulle Elezioni, il Procuratore Melillo: “Voto costa 30-50 euro”

Le mani della camorra sulle Elezioni, il Procuratore Melillo: “Voto costa 30-50 euro”

Di redazione

25 Marzo 2022

Oggi Giovanni Melillo è al convegno sulla camorra voluto dall’arcivescovo Mimmo Battaglia. Il procuratore della Repubblica di Napoli ha parlato dell’ingerenza della camorra sulle elezioni: “Le aree periferiche e quelle comunque segnate da grande disagio sociale e umano sono letteralmente diventate contenitori di disperazione e di frustrazione degli onesti, che sono tanti, e della sorte di questi onesti pochi si preoccupano. Complessivamente si riducono gli spazi di partecipazione democratica, lo rivela il costo del voto: in questa città il costo del voto varia da 30 a 50 euro, questo dà la misura del valore assegnato alla partecipazione responsabile e alla vita democratica“.

IL CASO DI ARZANO

I diritti fondamentali, la casa, il lavoro, la salute, persino il cibo – ha aggiunto Melillo – dipendono dall’osservanza delle regole di quel ‘sistema’. Qui lo Stato ha spesso solo il volto duro e distaccato della repressione giudiziaria e di polizia, e si accumulano e si stratificano sentimenti di lontananza siderale dalla Repubblica e dalle sue leggi, e si formano autentici blocchi sociali attorno a valori sostitutivi della legge e delle regole della convivenza, si annulla ogni fiducia nella capacità dello Stato di svolgere sia pure banali funzioni di controllo. – il Procuratore Melillo parla anche del caso di Arzano – L’eco di una vicenda come quella del comandante della polizia municipale di Arzano si spiega solo così, come se sia apparso impensabile a una piccola cosca camorristica semplicemente lo svolgimento dopo anni e anni di banali controlli amministrativi“.

NO AI SACRAMENTI PER I CAMORRISTI

No ai sacramenti per i camorristi, quando sono accertati. E’ giusto non dare la comunione ai divorziati, ma sarebbe non proporzionato non dare la comunione ai divorziati e dare i sacramenti a chi ha ammazzato, a chi pensa di avere un crocifisso in una mano e la pistola nell’altra“. Lo ha detto il procuratore generale di Napoli Luigi Riello intervenuto al convegno.

Io ho parlato dei don Abbondio che ci sono – ha aggiunto Riello citando il suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario – nella chiesa di Marano un don Abbondio ha consentito che per 30 anni ci fossero i quadri donati da Lorenzo Nuvoletta, con la scritta, e lo sanno tutti a Marano che Nuvoletta non è un filosofo emergente. E’ come se nella chiesa di Corleone ci fosse stata la scritta sotto a un quadro “Dono di Totò Riina”. Però ci sono sacerdoti che hanno perso la vita, don Diana e don Puglisi, tanti eroi. Non vogliamo eroi, ma non possiamo prendere le vittime, i nostri eroi, come paraventi insanguinati. Noi magistrati non ci dobbiamo nascondere dietro Falcone e Borsellino per nascondere i disonesti, la Chiesa non si deve nascondere dietro don Diana per nascondere le proprie pagine negative“.

Fonte:https://internapoli.it/camorra-elezioni-procuratore-melillo-voto-costa-30-50-euro/