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Le mafie sono tra di noi. Amare ma realistiche considerazioni del carissimo Bruno Fiore, consigliere comunale del PD di Fondi, la persona che per primo costituì a Fondi un Comitato antimafia e subì per questo ben 2 attentati. Bruno fa parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Caponnetto.

L’ultima operazione della Guardia di Finanza e della Procura di Roma è di qualche giorno fa ed ha riguardato il clan Mallardo. Sigilli sono stati posti ad alberghi, ristoranti, immobili in costruzione, concessionarie di auto, tra Campania, basso Lazio ed Emilia Romagna.

La Procura di Roma ha spiccato provvedimenti di sequestro per 65 miloni di euro ai danni del clan e dei suoi maggiori elementi: i fratelli Giovanni e Domenico Dell’Aquila che, assieme al figlio Giovanni, Vittorio Emanuele ed al fiduciario di questi, Salvatore Cicatelli, hanno per anni reimpiegato i capitali derivati da estorsioni e traffico di droga, oltre ai proventi delle attività illecite in affari immobiliari e commerciali.

Parte dei sequestri ha riguardato Fondi. In particolare sono stati posti sotto sequestri immobili in costruzione e una concessionaria di auto.

Il clan Mallardo, le cui origini geografiche risiedono in Giugliano di Campania, ha dimostrato, fin dalla sua nascita, una forte tendenza espansiva che, partendo dalla zona costiera del sud pontino è arrivata soprattutto nelle province di Ferrara e Bologna.

Da questo punto di vista la definizione che meglio si addice a questa organizzazione criminale è quella di “impresa criminale”, nel senso che essa rappresenta una potenza criminale dal punto di vista economico.

La strategia utilizzata è quella della sommersione, in quando, in modo non visibile riesce ad utilizzare gli imprenditori che già operano sul mercato locale ed a coinvolgerli nei loro “affari”. Insieme agli imprenditori vengono coinvolti i professionisti locali: geometri, ingegneri, commercialisti.

Un sistema scientifico di immersione nell’economia reale, difficile da individuare e colpire.

Negli ultimi quattro anni nei confronti di questa organizzazione criminale sono stati operati sequestri che superano i 4 miliardi di euro. Questa cifra la dice lunga sulla potenza economica criminale di cui dispongono queste organizzazioni.

Ed il nostro territorio è stato individuato come terreno fertile per i loro investimenti.

Troppe compiacenze, troppi silenzi, troppe complicità, e troppa sottovalutazione e mancanza di attenzione, anche da parte della pubblica amministrazione, hanno permesso negli anni che tutto ciò avvenisse nel silenzio più assordante.

 

Fondi, lì 22 GIUGNO 2013

Bruno Fiore, Consigliere comunale del Partito Democratico