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Le mafie nel Lazio

Osservatorio sicurezza: mafie in crescita nel Lazio

Un consiglio regionale sulla presenza della criminalità organizzata nel Lazio. E’ quanto ha auspicato l’assessore Daniele Fichera per la seduta straordinaria in programma il 22 gennaio sul tema della sicurezza. L’invito è stato espresso nella commissione Sicurezza, presieduta da Luisa Laurelli (Pd), in occasione dell’audizione dell’Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità. “Puntiamo all’approvazione unitaria di una mozione – ha dichiarato Laurelli, riferendosi al tema della grande criminalità – che dia indicazioni operative all’intera amministrazione regionale, superando le divisioni tra maggioranza e opposizione. Il tema, infatti, richiede responsabilità da parte di tutto il Consiglio”.

“Il Lazio non è una regione occupata dalla criminalità organizzata – ha osservato Vincenzo Ciconte, presidente dell’Osservatorio – ma è molto forte la presenza delle due organizzazioni mafiose predominanti in Italia: camorra, in particolare i Casalesi, e ‘ndrangheta. Mi aspetto nel futuro uno sviluppo di questi fenomeni”. L’affermazione è stata fatta nel corso della relazione sulle attività svolte dall’Osservatorio nel 2008 e sulla programmazione dei lavori per il 2009. Lo studio sui dati relativi alla mappatura della criminalità nel Lazio tra il 2006 e il 2007 sarà pubblicato nelle prossime settimane.

Il vicepresidente della commissione Fabrizio Cirilli (Gruppo Misto), anche in vista del consiglio straordinario, ha chiesto di poter acquisire attraverso l’Osservatorio elementi certi: i numeri delle persone sottoposte a soggiorno obbligatorio negli ultimi anni sul territorio regionale e una mappa della dislocazione dei presidi delle forze dell’ordine presenti nel Lazio. A tale proposito Fichera ha rilevato una viscosità nel modificare tali strutture a seguito della crescita demografica e dei fenomeni migratori registrati negli ultimi anni. Il consigliere Romolo Del Balzo (FI-Pdl) ha sollecitato l’Osservatorio ad approfondire il legame tra spaccio di droga e criminalità organizzata, il fenomeno dell’abusivismo e la presenza nel sud pontino di “soggiornanti obbligati”.

Anna Maria Massimi, consigliere del Pd e presidente della commissione Scuola, ha sottolineato l’opportunità di realizzare nelle scuole progetti di educazione alla legalità: “Bisogna incentivare gli istituti in tal senso”. Fichera ha risposto che coinvolgerà l’assessore all’Istruzione Silvia Costa per verificare la fattibilità della proposta. La sollecitazione della Massimi è seguita all’illustrazione da parte di Edoardo Levantini, componente dell’Osservatorio, delle iniziative educative svolte con gli studenti e i cittadini del Lazio.

Nella relazione del presidente Ciconte, presentata alla commissione Sicurezza, sono state riportate le attività realizzate nel 2008. Tra di esse anche il supporto alla sottoscrizione di accordi tra la Regione e gli enti locali per l’acquisizione di beni confiscati alla criminalità organizzata, la partecipazione a manifestazioni antimafia, le attività di collaborazione con le istituzioni regionali e una serie di pubblicazioni scientifiche. Per il 2009 sono stati finanziate indagini sulla percezione della sicurezza nel Lazio, sulla prostituzione a Roma, sullo sfruttamento dei minori, sul commercio abusivo, sull’usura, sul lavoro nero, sul degrado delle periferie e sugli operatori di polizia locale.

Sul futuro dell’organismo l’assessore alla Sicurezza Fichera ha chiesto ai consiglieri di valutare “un’evoluzione che gli dia quell’autonomia finanziaria e organizzativa, che rafforzandone l’indipendenza, lo renda un luogo di attività permanente”. In proposito la presidente Laurelli ha affermato che tra gli obiettivi della commissione c’è anche quello di stabilizzare e potenziare l’attività dell’Osservatorio.

(tratto da www.consiglio.regione.lazio.it)