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Mafie all’assalto della provincia di Latina e del Lazio e partiti,commissioni ed altri soggetti istituzionali e non tutti zitti ed inerti

Sarà a causa degli effetti psicologici che si stanno dispiegando per il graduale ma inevitabile processo di smantellamento dell’Arma dei Carabinieri o di altro motivo che al momento ci sfugge,ma certo é che,almeno in provincia di Latina,non cogliamo nelle varie strutture dell’Arma quella tensione a contrastare ,con un’ottica nuova ed adeguata alla nuova realtà, le mafie.
A rischio di apparire ripetitivi,lo diciamo ancora una volta:
La mafia,oggi,é IMPRESA,la più grande impresa del Paese.
Essa dispone di capitali inimmaginabili che impingua ogni giorno di più con le sue attività criminali e con i quali,oltre che ad inquinare l’economia dei territori,essa riesce ,probabilmente con la corruzione ,a condizionare parti della politica e delle stesse istituzioni.
Del condizionamento della politica e di parti delle istituzioni in provincia di Latina se ne sono avute alcune prove con lo svolgimento di talune inchieste che hanno ,purtroppo,messo alla luce,secondo noi, solo una parte del fenomeno.
Abbiamo infatti la sensazione che qualcuno – ci stiamo scervellando per individuarne l’identità anche se qualche idea l’abbiamo – non abbia voluto che si scavasse a fondo al riguardo per individuare TUTTE le responsabilità ,che,a nostro modo di vedere, sono antiche e trasversali.
A fronte di una situazione che vede il territorio fortemente infiltrato e,di conseguenza,inquinato da presenze ed attività sospette di gente proveniente per lo più dalla Campania e dalla Calabria,ci sarebbe bisogno di un’intelligente lavoro di indagine per l’individuazione dell’ORIGINE dei capitali già investiti e che ogni giorno vengono investiti.
Le cosiddette INDAGINI PATRIMONIALI che non sono state fatte e che continuano a non essere fatte.
Quelle di cui si ha notizia negli ultimi tempi sono state fatte dalla DIA e
dal GICO di Roma o di Napoli ,su impulso delle DDA di queste due città
,e,qualcuna, dalla Questura di Latina fino al giorno in cui a capo della
Squadra Mobile c’era Cristiano Tatarelli,oggi Dirigente del Commissariato
della Polizia di Stato di Scampia.
Un investigatore dalle grandi capacità umane e professionali.
Andato via Tatarelli,a quanto sembra,nemmeno più la Questura di Latina
sta svolgendo azioni significative.
O,almeno,così ci risulta.
Vorremmo tanto sbagliarci,pronti a chiedere scusa al Questore di Latina
ed ai suoi collaboratori.
Chi aveva cominciato ad operare bene al comando del Colonnello
Kalenda,altro eccellente investigatore al pari di Cristiano Tatarelli,é la
Guardia di Finanza,ma questo é andato via dopo aver esaurito il periodo
di comando ed oggi non sappiamo quello che sta facendo il nuovo
Comandante provinciale,anche se é troppo presto per esprimere un
giudizio in quanto l’insediamento é avvenuto all’inizio del mese corrente.
Insomma dobbiamo prendere atto,purtroppo,di un dato inquietante che
non ci fa stare tranquilli: quei pochi investigatori bravi che la provincia di
Latina ha avuto sono stati mandati via.
E’ andato via Nicolino Pepe,oggi alla DIA;
é andato via Cristiano Tatarelli,oggi a Scampia;
é andato via Paolo Kalenda,oggi al Comando Generale.
La provincia di Latina é in brache di tela.
Di fronte ad una situazione così preoccupante,non ci sono un
parlamentare,un partito politico,una commissione istituzionale,un
soggetto qualsiasi ,che si pongano il problema e si domandino il PERCHE’
la questione della massiccia presenza mafiosa che attanaglia la provincia di Latina,fino a soffocarla economicamente,culturalmente,politicamente,non viene affrontata come si dovrebbe .
PERCHE’ ?
E’ un interrogativo inquietante che ci fa sospettare l’esistenza di un disegno di qualcuno,qualche gruppo,interessato ad indebolire lo Stato-Stato per far in modo che sia lo stato-mafia a prendere definitivamente il sopravvento in quella terra,una volta simbolo di ricchezza e di civiltà,oltremodo sfortunata.
C’é uno scadimento morale e culturale nel Lazio in generale ed in provincia di Latina in particolare,che ha intaccato e sta intaccando sempre di più giorno dopo giorno le culture , gli stili di vita ed i comportamenti,uno scadimento dovuto all’invasione dei territori da parte di orde della parte peggiore delle genti del sud che sono riuscite a saldarsi con la parte peggiore dei locali,uno scadimento che fa paura e del quale pochi,pochissimi vogliono prendere atto.
Nei giorni andati un assessore di Fondi é stato pesantemente minacciato da persona non locale nel suo studio professionale solo perché ha osato richiamare una donna al Salto di Fondi che aveva depositato il sacchetto dell’immondizia fuori dall’apposito raccoglitore.
Siamo arrivati a questo punto!!!!!!!
PERCHE’????????????????
E PERCHE’ tanto silenzio,tanta indifferenza,tanto disinteresse di fronte a questo fenomeno inquietante????????????………………