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Le mafie hanno occupato le province di Frosinone e Latina? Di chi è la colpa? Sicuramente non nostra che lo stiamo denunciando da anni!!!

E’ PENOSO PER NOI PERDERE TEMPO A POLEMIZZARE CON RAPPRESENTANTI DELLE FORZE DELL’ORDINE LOCALI IGNARI DI UNA REALTA’ CHE VIENE DENUNCIATA NON SOLO DA NOI MA SOPRATTUTTO DA LORO COLLEGHI DELLA DIA E DI ALTRI CORPI SPECIALI

E’ veramente penoso continuare a perdere tempo, anziché a scovare i mafiosi, a polemizzare con comandanti locali delle forze dell’ordine che tardano a prendere atto di una realtà che sta sotto gli occhi di tutti e che, peraltro, viene denunciata ripetutamente da magistrati delle DDA e ufficiali della DIA e di altri corpi speciali di polizia.

Ed è, inoltre, un suicidio continuare a mantenere ai loro posti comandanti e prefetti del genere.

Ministri e Comandanti Generali intenzionati veramente a combattere le mafie avrebbero dovuto, a quest’ora, sostituirli da tempo.

In trincea vanno mandati uomini e donne preparati e motivati, non persone che non vedono il nemico che hanno di fronte.

Il Basso Lazio è invaso dalle mafie.

L’ultima denuncia fatta dal Col. La Forgia della DIA sulla massiccia e radicata presenza mafiosa nelle province di Frosinone e Latina avrebbe dovuto indurre, Ministro della Giustizia, Ministro dell’ Interno, Capo della Polizia, Comandanti Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza a fare una riflessione seria sul livello di capacità dei loro rappresentanti sul posto a fronteggiare una situazione di emergenza qual’è quella esistente, appunto, nelle due province.

A Latina c’è fortunatamente il Prefetto Frattasi che noi consideriamo uno dei migliori, se non il migliore, Prefetti d’Italia,; a Frosinone c’è il Colonnello Salato, nuovo Comandante provinciale della Guardia di Finanza, che sta dimostrando di avere eccellenti capacità professionali. Un giudizio positivo sentiamo di esprimere anche per quanto riguarda il Questore di Latina D’Angelo ed il suo capo di gabinetto Pepe, anche se non i tutti i Commissariati c’è il fior fiore degli investigatori in materia di mafie.

Poi, se non il vuoto, quasi.

E’, questo, un problema serio che non si vuole affrontare e risolvere e che mette in forse la qualità di un lavoro eccezionale che da anni stanno lodevolmente facendo magistrati delle DDA, uomini della DIA, dei ROS, dei GICO e degli altri corpi speciali centrali di polizia.