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Le collusioni fra politici e clan a Latina e provincia

Le ha denunciate un giornale tempo fa, nel silenzio e nell’indifferenza generali.

Professionisti che ricoprono importanti incarichi in alcune amministrazioni comunali e provinciale risultano essere, al contempo, tecnici al servizio di clan, redattori di progetti di imprese sulle quali indagano DDA e DIA.

Qualche altro amministratore comunale il cui nome è incluso nell’elenco in possesso della Procura di Roma quale depositario di somme di danaro nella Banca di San Marino.

Quando noi sosteniamo da anni che la lotta alle mafie ed all’illegalità va fatta sul piano delle collusioni con la politica, le istituzioni e le professioni!

Parliamo ai sordi.

Una palude putrescente nella quale si trova tutto ed il contrario di tutto:

dalle coperture ai traffici del clan degli usurai a Latina denunciate dallo stesso Capo della Squadra Mobile che ha arrestato i Ciarelli, ai silenzi sugli affari anche a Latina della “cricca” autrice di una serie di opere e di operazioni denunciate dall’ex consigliere regionale Cirilli, agli omicidi mafiosi di Don Boschin e degli avvocati Maio e Mosa, al suicidio misterioso del Capitano Fedele Conti, Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Fondi.

Una palude putrescente, ripetiamo, che ammorba tutto e tutti, in un clima di apatia e di omertà generali.

Poveri nostri figli!