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Le carenze investigative e giudiziarie pontine in materia di lotta alle mafie. Che aspettano CSM, Capo dello Stato ed altri Organismi centrali ad intervenire?

DALLE INCHIESTE DELLE DDA DI REGGIO CALABRIA, NAPOLI E ROMA SULLE ATTIVITA’ MAFIOSE A FONDI E IN PROVINCIA DI LATINA STANNO VENENDO ALLA LUCE TUTTE LE CARENZE DEGLI APPARATI INVESTIGATIVI E GIUDIZIARI PONTINI

Quando si invoca l’istituzione di una Sezione della DIA nel Basso Lazio e, possibilmente, anche della DDA!!!

Mai niente di più indovinato. E necessario!

Sì, perché ci le sentiamo come un pugno nell’occhio le parole dei magistrati della DDA di Roma, che scrivono:

“Nella stragrande maggioranza dei casi si è proceduto da parte delle diverse autorità giudiziarie di questo distretto, rubricando la massa dei fatti oggetto di indagine, in realtà di stampo mafioso, in fatti di criminalità comune”.

Un’accusa gravissima che bene ha fatto “Latina Oggi” a riprendere e pubblicizzare perché non è possibile accettare una sottovalutazione del genere di una realtà drammatica per la nostra provincia.

Questo lascia supporre il fatto che, se si fosse intervenuti come la realtà richiedeva, a quest’ora forse non ci saremmo trovati nella situazione in cui ci troviamo, con le mafie che dominano dappertutto, nell’economia, nella politica, nella società.

“Le sviste sulle cosche locali”, titola oggi “Latina Oggi” e mai un titolo è stato più azzeccato.

Ora è difficoltoso correre efficacemente ai ripari ed invertire una tendenza che si è consolidata nel tempo.

Errori, disattenzione? Non ci interessa perché la realtà è quella che è e basta.

Il problema, ora, oltreché il passato, riguarda l’oggi e l’avvenire.

Noi lavoriamo giorno dopo giorno e non c’è un momento in cui non scopriamo altre realtà, altri insediamenti sospetti, altri investimenti presumibilmente mafiosi.

Formia, Sabaudia, Gaeta, Terracina, Sperlonga, San Felice Circeo, oltreché Fondi ecc. ecc. , un caleidoscopio. , un susseguirsi di fatti che si snocciolano sotto i nostri occhi, nella disattenzione generale.

Gli investimenti si susseguono, le compravendite anche, i cambi di destinazione d’uso e quant’altro…

E chi controlla???

La Guardia di Finanza corre appresso agli scontrini ed alle sostanze stupefacenti e bene fa, Ma il resto? I capitali, le movimentazioni finanziarie sospetti? E che sono?

I carabinieri hanno perso una guida efficace con il trasferimento del Colonnello Rotondi.

La Questura fa, bisogna dirlo con onestà intellettuale. Il Questore D’Angelo è in gamba e preghiamo Dio che non trasferiscano anche lui perché sarebbe una disgrazia per i cittadini onesti di questa provincia.
Ma quando le informative arrivano sulle scrivanie di chi dovrebbe saper “leggere” i singoli fatti, di saper costruire il “quadro” generale conducendo questi ad un unicum e ciò non avviene, che cosa succede?

Il discorso, come si vede, non è limitato a Fondi, ma è generale. Perché Fondi è Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia e tutto il resto della provincia. E, se esistono queste realtà, c’è un perché, ci sono delle responsabilità che vanno punite, ad evitare che si ripetano.

Non capiamo, quindi, il motivo per cui CSM, Capo dello Stato e tutti gli altri organismi centrali competenti non abbiano messo mano a risolvere una situazione che è veramente inquietante.

Che stanno aspettando?