QUANDO E’ IN PERICOLO L’INCOLUMITA’ FISICA DI CHI SI BATTE PER IL RISPETTO DELLA LEGALITA’, VUOL DIRE CHE IL TERRITORIO NON E’ PIU’ CONTROLLATO DALLO STATO E CHE QUESTO E’ STATO SOSTITUITO DALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, COME ANDIAMO SOSTENENDO DA TEMPO!
E’ la risposta migliore ai tanti Berlusconi, Scaiola e compagni che non vogliono riconoscerlo.
L’attentato a Bruno Fiore è un attentato allo Stato di diritto. Ed a tutti noi che lo difendiamo con le unghie. E’ un attentato a tutti quei servitori dello Stato, Prefetto, Questore, magistrati della DDA, che si sono spesi generosamente, nel “caso Fondi”, per smascherare gli intrecci fra pezzi della politica e delle istituzioni con la mafia.
Servitori dello Stato che oggi, con l’irresponsabile comportamento del Governo, si vedono delegittimati e derisi dai delinquenti.
Oggi tutti ci troviamo esposti ad una deriva pericolosa. Quello che è capitato a Bruno Fiore può capitare da un momento all’altro ad ognuno di noi che, con lui, abbiamo intrapreso un percorso per difendere l’immagine di questo sfortunato territorio.
Ma non è per le nostre persone fisiche che temiamo.
Lo sapevamo sin dall’inizio che saremmo andati incontro a questi pericoli.
Temiamo per quei milioni di cittadini perbene che rischiano di perdere anche la speranza di una riscossa morale, culturale e politica, dopo i guasti provocati e che continuano a provocare le migliaia di mafiosi, con la coppola e in giacca e cravatta, che hanno invaso il Paese intero.
E un Paese senza più nemmeno la speranza è un Paese morto e sepolto.