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Latina, una provincia lasciata ai suoi carnefici

LATINA, UNA PROVINCIA CONSEGNATA AI SUOI CARNEFICI, CHE SONO I MAFIOSI?

Nell’Italia dei misteri, quella pontina, ai confini con la Campania, ci dà tanto l’impressione di una provincia che lo Stato vuole consegnare ai suoi carnefici, alle mafie.

Non troviamo, infatti, altra giustificazione plausibile al fatto che lo Stato sottrae a questi territori i suoi servitori migliori per sostituirli con quelli mediocri, bloccando, di fatto, quei processi di catarsi radicale appena avviati.

Ad una stagnazione, se non addirittura regressione, economica, se ne accompagnano di altrettanto drammatiche, di natura morale, culturale, sociale, politica ed anche, di conseguenza, istituzionale.

Le persone migliori –ci vengono in mente i nomi dell’ex Presidente del TAR Bianchi, dell’ex Prefetto Frattasi, del Questore D’Angelo (fra non molto) e di qualche altro – vanno via o vengono mandate via, sostituite da altre che vengono ritenute più omologabili all’attuale potere centrale.

La stagnazione ormai è evidente.

Lapalissiana.

I maligni – ma noi non vogliamo essere tali – potrebbero parlare di restaurazione.

Tutto deve ritornare come prima, a quanto pare.

Bisogna ritornare al passato.

Ovattato, fermo, tranquillo, silenzio.

Per non guardare al futuro.

Lo sbocco, in queste condizioni, è prevedibile, a meno che non intervenga un salutare sussulto di orgoglio che liberi le genti pontine dalle spire mortali di un processo di arretramento generale che sta spingendo questi territori sempre più verso il sud, anziché verso il nord, l’Europa.

“Formia Connection”, “Damasco 1”, “Damasco 2” ed altri terremoti del genere non debbono più succedere.

Questo è il nostro timore.

Speriamo di sbagliarci.

Non dipende da noi che ce l’abbiamo e continuiamo a mettercela tutta.

Dipende tutto da chi ci governa e, soprattutto, da chi ci governerà!

E dalla gente, che finora ha guardato, ferma, rinunciataria.

Sperando che cambi qualcosa in meglio!

Vogliamo arruolarci fra coloro che non perdono mai la speranza!