COMUNICATO STAMPA
Maggiore impegno investigativo della DIA di Roma sui territori del Sud Pontino.
Le proposte modificative del codice antimafia formulate della Caponnetto per una più efficace azione di prevenzione antimafia negli enti locali, nelle aziende sanitarie e negli appalti pubblici
Una delegazione dell’associazione antimafia Caponnetto è stata ieri ricevuta da parlamentari del Gruppo 5 stelle, componenti della Commissione Parlamentare Antimafia.
Nel corso dell’incontro è stata segnalata la necessità di un improcrastinabile maggiore impegno investigativo della DIA di Roma,l’unico organo interforze altamente specializzato ed adeguatamente attrezzato per perseguire,oggi,una mafia moderna ed imprenditrice che dispone,peraltro,di ampie e solidi propaggini nella politica e nelle istituzioni, sui territori del Sud Pontino.
E’ partito da questa proposta l’incontro con i parlamentari della Commissione Antimafia alla quale è stata rappresentata la preoccupazione che eventuali corti circuiti nelle indagini porterebbero – come sembra si stia verificando nel Basso Lazio, zona a confine fra Lazio e Campania – alla creazione di “zone franche”, dove mafie e malaffare potrebbero farla da padrone assolute nella vita economica e perfino in quella politica o istituzionale.
Nel corso dell’incontro è stata consegnata ai parlamentari dell’antimafia una motivata e documentata proposta modificativa della legislazione antimafia con la quale si suggerisce di traslare alcune norme contemplate dal titolo VI capo II del d.lgs. 267/2000 e dal Libro secondo del Codice Antimafia, trasferendole tra le norme contemplate dal Libro Primo dello stesso Codice Antimafia (D.Lgs.159/2011) .
La proposta riguarda nello specifico il trasferimento dalla prefetture alle procure distrettuali delle competenze in materia di prevenzione antimafia c.d. avanzata e segnatamente quelle relative allo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e quelle relative al rilascio delle certificazioni antimafia nei confronti delle imprese affidatarie di appalti pubblici.
LA SEGRETERIA