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L’Associazione Antimafia Antonino Caponnetto unica parte civile ammessa nel processo per la “Rimborsopoli” alla Regione Campania

Si è tenuta questa mattina dinanzi alla prima Sezione penale del Tribunale di Napoli la prima udienza del processo per la “Rimborsopoli” alla Regione Campania, che vede imputati con accuse di truffa, peculato e altro, anche alcuni ex consiglieri regionali, per rimborsi gonfiati nella rendicontazione del denaro pubblico speso durante il loro mandato.

L’Associazione Antimafia Caponnetto, rappresentata in aula dall’avvocato Gerardo Tommasone, è stata l’unica parte civile ammessa. I difensori degli imputati avevano sollevato una questione preliminare circa la legittimazione della Caponnetto a costituirsi parte civile. A loro dire, infatti, l’associazione non doveva essere considerata parte offesa perché nello statuto non erano previsti interessi lesi rispetto ai reati per cui si procedeva. Nette le repliche dell’avvocato Tommasone, il quale ha spiegato che lo statuto dell’Associazione prevede anche altre figure di reato che offendono gli interessi collettivi, non solo quelle riguardanti la mafia.

Va ricordato inoltre che la Regione Campania non si è mai costituita parte civile in questo processo.

Dopo quasi due ore di Camera di consiglio il Collegio, presieduto dal giudice Francesco Pellecchia, sciogliendo la riserva sulla questione preliminare, ha ammesso in toto la costituzione di parte civile della Caponnetto nei confronti di tutti gli imputati, rigettando le eccezioni sollevate dalle difese.

Grande soddisfazione per il segretario nazionale Elvio Di Cesare e per tutti i volontari della Caponnetto, che vedono questo nuovo riconoscimento del loro impegno dopo l’ammissione di pochi giorni fa alla costituzione di parte civile nel processo per Mafia Capitale.

 

 

Roma, 24 novembre 2015

 

 

 

Associazione Antimafia Caponnetto

Ufficio stampa Domina Comunicazione

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