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.L’Amministrazione comunale e le forze politiche di Gaeta compiano un atto di alto significato civile e morale per far uscire la città ed il territorio dalla “palude pontina” ed intitolino una piazza o una via centrali a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Sarebbe,questo,un atto dal profondo  significato civile  e di riscatto  dopo decenni di silenzi ingiustificabili  complicità morali rispetto ad una situazione tragica del Paese gravato da trame,intrighi, che vedono come autori pezzi dello Stato e mafie nazionali ed internazionali.
La città di Gaeta,nella vicenda  di questi due assassini,resta ,agli occhi dell’opinione pubblica mondiale,oggettivamente coinvolta ,in quanto,pur non avendo avuto responsabilità dirette,ha visto il suo  Porto,stando anche alle dichiarazioni di Collaboratori di  Giustizia, probabilmente utilizzato come scalo per  lo smercio di sostanze nocive e di altri materiali. Non a caso é proprio nelle sue acque che é stata sequestrata  e rimasta per anni all’ancora la nave “21 Ottobre”,componente di quella flottiglia  sospettata di essere l’autrice di traffici di  sostanze radioattive e di armi  verso la Somalia,traffici sui quali stava indagando appunto Ilaria Alpi.
L’intitolazione di una delle piazze o delle vie centrali cittadine  a queste due vittime  di mafia ,oltre che  un atto  di gratitudine umana  nei confronti del loro sacrificio,rappresenterebbe  un segnale forte di  civiltà e di  riscossa  di una città  che  mostrerebbe ,così, una forte volontà di  rifiutare una sua resa definitiva alla mafia.
                                                                                                                                                                                  Associazione  Antonino Caponnetto