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L’allarme della Dna: «La camorra componente ordinaria del mercato»

L’allarme della Dna: «La camorra componente ordinaria del mercato»

22 Giugno 2021

Secondo quanto emerge dalla relazione della Direzione nazionale Antimafia a Antiterrorismo, oggi l’organizzazione criminale campana ricorrerebbe «al metodo più collusivo-corruttivo che violento»

Dalla relazione della Dna (Direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo) emerge come la camorra campana, sia una organizzazione che si è saputa evolvere, nonostante, «culturalmente» affondi in maniera salda le radici nel passato. I clan, è riportato nero su bianco nel rapporto, sono «impegnati, con modalità più moderne, nella gestione degli affari criminali con diverse e più penetranti strategie.

«Un fenomeno criminale, quest’ultimo, presente nell’area metropolitana della città di Napoli ma anche nella provincia e nei comuni limitrofi, riconducibile a cartelli criminali che si insinuano e penetrano in tutti gli apparati pubblici, nelle istituzioni, condizionano interi settori dell’economia – spesso monopolizzando forniture di beni e servizi – negli appalti pubblici e si caratterizzano per i loro saldi legami con la politica e la elevata capacità di mediazione politico-imprenditoriale», è scritto ancora nella relazione.

La camorra, relativamente alle conclusioni che emergono dal rapporto della Dna, dunque, si sarebbe maggiormente strutturata, e dal punto di vista strategico, ricorrerebbe «al metodo più collusivo-corruttivo che violento per porsi come apparato nei rapporti con l’esterno e guidare i processi evolutivi dei territori intercettando le risorse pubbliche destinate alla realizzazione delle infrastrutture ed opere pubbliche».

Stando così le cose, ci troviamo di fronte a una organizzazione, «che pur controllando le nuove attività criminali (gioco online, stupefacenti, contraffazione, contrabbando di petroli), si caratterizza per i suoi legami con la politica e per la sua propensione alla gestione dei grandi affari, in chiave più moderna ed evoluta rispetto al passato (ora più centri commerciali e meno appalti, più grande contrabbando meno estorsioni, più investimenti mobiliari che immobiliari); una camorra che ha sviluppato e conservato una eccezionale capacità di mediazione politico/imprenditoriale, una camorra che non si contrappone al mercato, ma ne è una componente ordinaria, ne conosce e ne applica le regole comunemente accettate».

Fonte:https://www.stylo24.it/lallarme-della-dna-la-camorra-componente-ordinaria-del-mercato/