Resta fissata per domani la Conferenza dei Servizi convocata dal sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, per concordare con tutte le parti interessate una completa ed organica disciplina delle attività che potranno essere esercitate sul lago di Paola.
Ma sulla Conferenza pesa come un macigno la «bocciatura» preventiva del Ministero dell’Ambiente che, nel contestarne le modalità di convocazione, ha finito per mettere in forse la stessa validità giuridica dell’ordinanza con la quale il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, ha autorizzato il Comune a farsi promotore della Conferenza. Una presa di posizione che è andata ad alimentare quel «fuoco di sbarramento» contro l’Amministrazione Lucci divenuto nell’ultima settimana particolarmente intenso. A riaprire le ostilità era stata la deputata del Partito Democratico, Sesa Amici, con una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo; al titolare del Viminale, Roberto Maroni ed al Ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Sotto accusa il «disciplinare» sulla navigazione nel lago di Paola approvato dal Consiglio comunale. «Il tentativo del sindaco Lucci di ripristinare la navigabilità a motore sul lago di Paola è in contrasto con i vincoli ambientali e paesistici che gravano sul Parco nazionale del Circeo», spiegava Sesa Amici, tacciando implicitamente di «ignoranza» gli stessi giudici del Tribunale Superiore delle Acque. A conclusione la denuncia della «anomala situazione del lago di Paola che deve essere inquadrata nelle vicende di abusi e di illegalità legati alla presenza delle cosche calabresi e camorristiche nella provincia di Latina». A distanza di tre giorni la cronaca registrava l’appello rivolto da Luisa Laurelli, presidente della Commissione Sicurezza e Legalità della Regione, al ministro Prestigiacomo invitata a dare sollecita attuazione al protocollo d’intesa firmato dal Ministero dell’Ambiente e dall’allora Governatore, Piero Marrazzo, che prevede il trasferimento dei Cantieri Posillipo di Gianfranco Rizzardi da Sabaudia a Terracina. In queste ore, alla immediata vigilia della Conferenza dei Servizi, ad intervenire nel «dibattito» è Franco Brugnola, capogruppo del Partito Democratico in Comune, rendendo di pubblico dominio un articolato documento trasmesso in data 10 novembre 2009 a tutti i Ministeri ed Enti che dovrebbero partecipare all’incontro di domani. Brugnola fa due ammissioni importanti che riguardano proprio la tanto osteggiata ordinanza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. «Il Gruppo consiliare del Pd ritiene, in ordine alla interlocutoria del Tribunale delle Acque Pubbliche, in attesa della pronuncia nel merito che la stessa presenti due elementi positivi: il primo, e più importante, è quello di aver asserito la sua competenza. Dal che si deduce il riconoscimento della demanialità delle acque: il secondo è rappresentato dal riconoscimento dell’esigenza che il Comune è chiamato a concorrere alla disciplina di ogni aspetto che rientri nella sfera comunale».
Romano Tripodi
(Tratto da Il Tempo)