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L’aggressione criminale sul litorale pontino. Docuimento del PD di Fondi

Bastano i dati esposti nel “Rapporto sullo stato della sicurezza e sull’andamento della criminalità nel Lazio” elaborato dalla Regione Lazio, per rendersi conto della gravità dell’attuale situazione di aggressività che la criminalità comune sta mettendo in atto nella provincia di Latina ed, in particolare, nel sud-pontino.

Basta citare l’incipit di tale rapporto: “L’analisi delle denunce di reato registratesi nel quinquennio 2006-2010 in provincia di Latina mostra un incremento delle denunce nel 2010 (23.819 segnalazioni) rispetto al dato del 2006 (21.637 denunce). Nel 2010 nella provincia di Latina sono state presentate l’8,4% delle denunce del Lazio, con un significativo aumento dell’incidenza percentuale delle segnalazioni di reato acquisite in questo territorio sul totale regionale.”

I Comuni del litorale pontino mostrano le medie  più alte di denunce di reato ogni 10.000 abitanti, registrate nel periodo 2006-2010:  San Felice Circeo (651), Sperlonga (630), Sabaudia (585), Formia (550), Gaeta (492), Minturno (487) e Fondi (340).

Rispetto ai Comuni pontini situati proprio sulla fascia del litorale, Fondi ha la situazione meno critica, ma altri dati mostrano una recrudescenza preoccupante dei fenomeni criminali nella nostra Città.

Da questo punto di vista basta dire che Fondi per numero di delitti in valore assoluto nel 2010 è tornata ai livelli del 2006 con 1.153 denunce e di queste 495 (43%) riguardano furti, con, a seguire, i danneggiamenti 147 (13%), le truffe e frodi informatiche 59 (5%), etc…  L’attuale situazione porta quindi ad affermare che non si tratta di una semplice percezione di un aumento dell’insicurezza dei cittadini, ma che essa appare del tutto giustificata da un incremento reale dei delitti commessi.

I dati esposti ci portano a considerare con preoccupazione la realtà di un territorio sempre più esposto all’espandersi della criminalità comune. Fenomeno probabilmente legato dall’essere la nostra “terra di confine”, vista come area ricca e relativamente facile preda di una criminalità che si mostra sempre più professionale nei modi e nelle tecniche utilizzate per realizzare le proprie azioni criminose.

La prima risposta deve essere data da chi opera concretamente nella lotta alla criminalità, con un necessario coordinamento tra le diverse forze dell’ordine e di polizia dell’azione preventiva e repressiva. A tal riguardo è sempre necessario ricordare le difficoltà che tali forze si trovano a fronteggiare in termini di uomini e di mezzi.

L’altra risposta deve arrivare dall’Amministrazione comunale, Sindaco in testa, che dovrebbe farsi carico di chiedere in tutte le sedi opportune un potenziamento degli organici e dei mezzi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.

Non servono le “ronde cittadine”, pericolose per un’evidente ritorno alla logica della “giustizia” fatta con le proprie mani, segno di sfiducia verso le stesse forze dell’ordine e la capacità dello Stato di garantire la sicurezza dei cittadini.

Fondi, lì 05 ottobre 2011

Bruno Fiore, consigliere comunale del Partito Democratico