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L’abbassamento dei costumi pubblici e privati di un Paese definito “bordello” dalla stampa estera

“ITALIA BORDELLO”, TITOLA UN AUTOREVOLE GIORNALE INGLESE. IN NESSUN ALTRO PERIODO STORICO IL NOSTRO PAESE HA VISSUTO MOMENTI DI DEGRADO E DI MISERIA MORALE COSI’ ALTI COME QUELLI ATTUALI

Ad insorgere con indignazione dovrebbero essere quelle agenzie educative, gerarchia ecclesiastica in testa, che hanno il compito di mantenere alti i livelli dei costumi pubblici e privati.

Costumi pubblici in primis, perché l’esempio deve venire sempre dalle elite, dalle classi dirigenti.

Ma quando proprio da queste, fra ruberie, papi’, mazzette, malversazioni, ingiustizie e passaggi fra le lenzuola necessari per far carriera, viene il cattivo esempio, c’è poco da sperare in bene.

Mai, come in questo ultimo periodo della storia del nostro Paese, abbiamo passato periodi così neri.

Disgustosi.

Con un popolo, in gran parte, così rassegnato, acquiescente e chiuso nei propri interessi e steccati, che sta facendo rivoltare nelle tombe i nostri padri e nonni che hanno dato la vita per darci una società democratica e civile.

Un popolo che, fatte alcune eccezioni, ha perso perfino la capacità di indignarsi.

Non ci meravigliamo, quindi, se, fra scandali, mafie, massoneria, disfunzioni varie, egoismi, razzismo e roba del genere, siamo additati ormai da tutte le nazioni civili e democratiche del mondo come un Paese “bordello”.

E qualcuno vuole imporre anche il bavaglio all’informazione libera, quel poco che ancora c’è, ”strozzando” coloro che parlano e scrivono di mafie.

Come in alcuni Paesi del Sud America e africani…

Nel silenzio generale…