RITORNA D’ATTUALITA’ IL PROBLEMA DELLA VENDITA ALL’ASTA DELL’ALBERGO “MIRASOLE” A GAETA.
Alcuni giornali hanno riportato stamane con grande evidenza la notizia della vendita all’asta da parte del Tribunale di Latina dell’albergo “Mirasole” di Gaeta.
Un vero e proprio gioiello che ha fatto la storia del turismo nella Città del Golfo e sul quale si sono appuntate le attenzioni di personaggi sospetti di oltre Garigliano.
Noi abbiamo lanciato da tempo l’allarme che esso possa cadere nelle mani di una criminalità organizzata invasiva e già padrona di un segmento importante dell’economia pontina.
Come se avessimo parlato al deserto.
Ora si avvicina la data della 3° gara ed il rischio diventa sempre più concreto.
Uno dei mali oscuri del sistema Giustizia in Italia è rappresentato dal fatto che la mano sinistra non sa quello che fa la destra e viceversa.
Le Procure si affannano a scovare l’eventuale “origine” illecita dei capitali che vengono investiti, mentre le sezioni fallimentari dei Tribunali vanno avanti come carri armati senza interessarsi preventivamente di “chi” e con “quali” soldi si fanno le operazioni immobiliari all’asta.
Le voci ora si infittiscono.
Noi abbiamo indagato su precedenti supposti aspiranti e l’inquietudine è aumentata.
Ora non sappiamo chi siano i pretendenti.
Ma una cosa ci preme raccomandare ai giudici fallimentari: raccolgano pure le offerte, ma, prima di assegnare il bene, trasmettano la pratica alla DDA per accertare la vera identità degli attori.
Chiediamo troppo?