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La trasmissione di Annozero sul caso Fondi

Cari cittadini di Fondi,

mi sembra che la trasmissione Annozero, andata in onda su Raidue, giov.06/11/09, alle h 21: 05, con l’inchiesta “Profumo di mafia” ha cercato di raccontare il caso Fondi con imparzialità e professionalità; tutti i partecipanti sono stati corretti e hanno potuto prendere la parola per spiegare le loro ragioni e replicare;

come cittadino, è stata profonda la sensazione nel vedere la ricostruzione (con degli attori) di una vera intercettazione telefonica fatta dai carabinieri e avvenuta a Fondi, dove un padre che sembrerebbe “mafioso” spiegava al figlio “cosa è la mafia”;

colpisce l’innocenza e la purezza del bambino che replicava al padre dicendo che queste cose sono non giuste e sono illegittime, come insegna la maestra a scuola;

colpisce la definizione data della mafia, come antistato, con proprie strutture che si fanno la giustizia da soli, con la presenza di persone di onore a cui gli appartenenti si devono rivolgere;

colpisce che ciò è avvenuto proprio a Fondi…

come cittadino, è stata profonda la sensazione nel vedere un Sindaco che rifiutava l’intervista con l’inviato di annozero, terminata dopo diversi tentativi, fatti in giorni diversi, con la chiusura violenta della porta e con una parola poco bella (volgare) detta dal Sindaco…

come cittadino, è stata profonda la sensazione nel vedere (sembrerebbe) la paura di parlare degli operai nel cantiere…

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la spiegazione resa da un partecipante, ossia sulla scelta presa delle elezioni a marzo, non è assolutamente convincente, poiché anche in questa fase, CHI doveva decidere avrebbe dovuto farlo sempre nell’ambito e nel rispetto della legge e non di ciò che sarebbe stato meglio fare, e in tal caso l’art.143, ultimo comma parlava chiaro, ossia la procedura di scioglimento per infiltrazione mafiosa non si deve interrompere anche se sopravvengono le dimissioni;

mi sembra inoltre, che non sia stata spiegata bene la previsione anti-elusiva contenuta nell’ultimo comma dell’art.143, ossia, che la procedura di scioglimento per infiltrazione mafiosa non si ferma, anche se ci sono state le dimissioni (c. d. tattiche) e che quindi ciò che è avvenuto sembrerebbe proprio un raggiramento della legge.

il dubbio e il sospetto, che la legge sia stata raggirata, aumentano:

dai lunghissimi tempi che sono trascorsi per avere (o meglio per non avere) una decisione da parte del C. D. M. e da una serie di rinvii alcuni irragionevoli e atipici, come quando si era sentito dire che avrebbero dato le dimissioni, oppure per aspettare che sarebbe entrata in vigore la nuova legge, mentre con quella in vigore già erano stati sciolti alcuni Comuni;

dalla palese contraddizione del Ministro Maroni che prima in maniera inequivocabile e ferma aveva chiesto lo scioglimento preparando anche la richiesta;

infine, lascia sconcertati la volontà di querelare per falso il Prefetto, fatta da un partecipante; per due motivi:

poiché le indagini sono state compiute dalla Commissione di accesso (e confermate anche dagli organi del Ministero dell’Interno) composta da persone appartenenti alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia e G. di F. ) e da ex Prefetti;

è possibile pensare che tutte queste persone si siano messe d’accordo per presentare una situazione falsa e non corrispondente al vero?

francesco fusco