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La task force del Papa per difendere la Chiesa dalla mafia

La Repubblica, 19 SETTEMBRE 2020

La task force del Papa per difendere la Chiesa dalla mafia

Ha sede presso la Pontificia Università Antonianum, vi lavorano ecclesiastici e magistrati, carabinieri e agenti di polizia

di PAOLO RODARI

CITTÀ DEL VATICANO – Basta processioni con inchini della statua della Madonna davanti alle case dei boss. Basta infiltrazioni mafiose nella Chiesa. È stata voluta dal Papa ed è stata presentata oggi la task force della Pontificia accademia mariana internazionale (ha sede presso la Pontificia Università Antonianum) per difendere la Chiesa dalla mafia e insieme riportare le processioni dedicate alla Vergine al loro significato originario. Non un’occasione per omaggiare il mafioso di turno, dunque, ma un semplice momento di preghiera di intercessione per i fedeli.

Il nuovo dipartimento vaticano è nato a luglio. Di esso fanno parte ecclesiastici e magistrati, carabinieri e agenti di polizia. Avranno il compito di indagare sui casi di sudditanza delle chiese locali ai boss mafiosi, ed anche sui casi di boss scelti come padrini di battesimi e cresime. Affinché gli incresciosi avvenimenti del passato non si ripetano. Fra i tanti, ad esempio, l’inchino nel 2014 a Oppido Mamertina, nel Reggino, davanti all’abitazione del boss Giuseppe Mazzagatti durante la processione della Madonna delle grazie.

Nel primo giorno di lavoro la Pontificia accademia mariana internazionale ha presentato un suo studio, una sorta di mappa della criminalità in Italia e nel mondo dedicata all’interferenza dei fenomeni mafiosi nella religiosità popolare. Ma già il 15 agosto scorso Francesco aveva scritto alla Pontificia Accademia esprimendo apprezzamento per il lavoro volto a “liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose” e dall’uso della sua immagine a fini di potere locale e controllo del territorio. Francesco aveva evidenziato che “la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà”.