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La «sliding doors» del clan Di Lauro: così Cosimo prese il potere

di Redazione 1 Ottobre 2023

Non era lui il «prescelto», ma un’operazione delle forze dell’ordine cambiò il destino dell’organizzazione criminale

Il clan di Paolo Di Lauro ha regnato a lungo incontrastato su Scampia e Secondigliano senza che nemmeno le forze dell’ordine fossero a conoscenza della sua esistenza. A svelare la geografia criminale fu, nel 2002, un collaboratore di giustizia. Le sue parole e le indagini portarono a un blitz delle forze dell’ordine che scompaginò il clan, lo mandò in frantumi con l’arresto di tutto il direttorio. Un’operazione che, come si vedrà in seguito, cambiò per sempre la storia del quartiere e della malavita napoletana. Il boss «Ciruzzo o’ Milionario», uno dei destinatari dell’ordinanza, iniziò in quel frangente la sua latitanza durata quasi 3 anni. Ma in manette finì anche il figlio secondogenito, Vincenzo Di Lauro, soprannominato «F2» nel «libro mastro» della consorteria criminale. Questo arresto fu un duro colpo per i piani dell’organizzazione.

Vincenzo, infatti, era il figlio designato a raccogliere le redini dell’organizzazione, a gestire il malaffare. In fuga il boss, e in carcere il reggente designato, a Scampia c’era un vuoto di potere sul territorio. A prendere in mano la situazione fu un altro figlio del superboss, Cosimo Di Lauro. «Un personaggio del tutto all’opposto di quelli che erano i piani di Paolo Di Lauro» afferma il magistrato Giovanni Corona nella trasmissione «Cose Nostre», condotta da Emilia Brandi, e dedicata a Gelsomina Verde. «Cosimo si attorniava di ragazzini scavezzacollo» aggiunge il magistrato. Il nuovo boss però non intendeva proseguire sulle orme del padre e provò a rivoluzionare la gestione delle piazze di spaccio, contro il volere della vecchia guardia. Dissidi che portarono alla scissione e alla prima faida di Scampia. Un vero e proprio caso di «sliding doors».

Fonte:https://www.stylo24.it/la-sliding-doors-del-clan-di-lauro-cosi-cosimo-prese-il-potere-video/