LA RISTRUTTURAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO NELLA PROVINCIA DI LATINA E NEL BASSO LAZIO
Sono anni che ci stiamo battendo perché venga ammodernato l’impianto investigativo nella provincia di Latina e ,più in generale,nel Basso Lazio,l’area a confine diretto con la Campania,al fine di renderlo al massimo possibile idoneo a contrastare efficacemente l’ondata di clan,ndrine,cosche,provenienti dalle regioni del sud.
In quest’ottica ritenemmo a suo tempo di batterci con eguale vigore per far sì che non fossero soppressi il Tribunale e la Procura di Cassino ,gli unici presidi giudiziari laziali immediatamente a ridosso del territorio campano.
Obiettivo,quest’ultimo,grazie a Dio ed all’aiuto di altri,raggiunto ed i risultati si cominciano ,a distanza di appena qualche anno,a vedere.
Ora il nostro sforzo tende a far disegnare dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento della Polizia di Stato una più aggiornata mappa dei presidi che sia confacente con la realtà e le esigenze dei territori,risalendo, quella attuale, a molte decine di anni fa.
Ci sono intere aree,come quella dei Monti Lepini e di tutta la fascia costiera che si estende da Sabaudia fino a Nettuno,completamente scoperte ,come anche c’é quella di Aprilia sulla quale bisogna cominciare a riflettere per trovare una soluzione.
Noi abbiamo delle idee ed alcune di queste,come quella del Supercommisariato a Formia,già le abbiamo già da tempo esposte al Capo della Polizia il quale ci ha promesso che le avrebbe girate agli organi competenti.
Abbiamo anche trovato anche alcuni parlamentari sensibili alle tematiche della legalità e della giustizia che se ne sono resi portavoce alla Camera ed al Senato e di questo li ringraziamo di cuore.
Intanto riteniamo doveroso ringraziare i responsabili del Dipartimento ed il Capo della Polizia per aver disposto il ritorno alla base di dirigenti eccellenti come Tatarelli a Latina e Tocco a Frosinone.
Un segnale,questo,altamente positivo e che interpretiamo come propedeutico ad una loro utilizzazione al meglio.
E’ necessario,però,che vengano affrontati e risolti alcuni casi urgenti come quello del potenziamento del Commissariato di Cassino e di quello di Fondi – che va allocato in ambienti più idonei e dotato di un maggior numero di bravi operatori esperti soprattutto in materia di reati associativi mafiosi,economica e finanziaria, tanto per essere chiari-.
Per quanto ,poi,riguarda il Supercommissariato a Formia -o a Gaeta- sembra che siamo sulla strada giusta,ma dobbiamo velocizzare la pratica stante l’aggravarsi delle situazioni.
Il Supercommissariato,però,diretto da un 1° Dirigente, dovrà anche essere dotato di una Sezione della Squadra Mobile composta da una quindicina di operatori.
Resta,poi,il discorso dei Monti Lepini e quello dell’area a mare da Sabaudia-Pontinia fino ai confini con Nettuno.
Per i Monti Lepini va istituito un Commissariato a Sezze o a Priverno,mentre per i comuni della fascia costiera va bene un Commissariato nei Quartieri Q4 e Q5 di Latina,come chiede il Movimento dei Poliziotti Democratici e Progressisti che ha organizzato per domani giovedì 24 novembre a Latina una manifestazione pubblica alla quale noi della Caponnetto aderiamo con entusiasmo.
Questo Commissariato si rende assolutamente necessario ed urgente in quanto,oltre ad affrontare i delicati e seri problemi di sicurezza nei due popolosi quartieri latinensi,dovrebbe avere la competenza anche su tutta l’area a mare,quella,appunto ,da Sabaudia fino al confine con la provincia di Roma.
Una struttura così articolata assolverebbe a due compiti:
quello di assicurare una maggiore sicurezza ai cittadini da una parte ed un secondo,non meno importante,dall’altra,quello di stimolare ed incrementare un’azione più efficace delle Procure ordinarie del territorio,sgravando,o quanto meno alleggerendo ,peraltro,il lavoro che grava attualmente sugli altri corpi centrali e periferici,a cominciare dalla DIA.