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LA RETATA DEI 42 ARRESTI. Una per una, tutte le cifre degli stipendi delle mogli e dei figli dei boss. Le richieste, gli arresti, i rigetti, gli indagati a piede libero

LA RETATA DEI 42 ARRESTI. Una per una, tutte le cifre degli stipendi delle mogli e dei figli dei boss. Le richieste, gli arresti, i rigetti, gli indagati a piede libero

In calce all’articolo i capi 1 e 2 contenenti i nomi di coloro a cui viene contestata l’associazione a delinquere di stampo camorristico ai sensi del 416 bis e l’elenco degli indagati di estorsione in concorso in quanto ricettori o ricettrici di emolumenti fissi mensili

 

 

CASAL DI PRINCIPE – Dopo le ore concitate dei primi lanci, dei primi nomi pubblicati, dell’elenco completo degli arrestati, dei video dell’operazione coordinata dalla Dda e realizzata dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, al comando del capitano Simone Calabrò, è arrivato il momento che ormai, come potete rendervi conto, anticipiamo sempre di più, perchè grazie a Dio dopo aver scelto una linea editoriale attenta agli approfondimenti sulle grandi operazioni di camorra, ci muoviamo con veloce disinvoltura, di mettere dei punti fermi che riassumano le direttrici fondamentali di un’ordinanza di cui già siamo in grado di offrirvi i primi stralci.

Partiamo dall’elenco degli arrestati con misura cautelare in carcere. Ce ne sono diversi, 14 o 15 già reclusi, mentre 27 sono stati ammanettati nelle loro case. L’elenco dei 41 è il seguente:

 

In verità il pm aveva chiesto l’arresto in carcere per 43 indagati, ma il gip del tribunale di Napoli Francesca Ferri, ha accolto l’istanza per 41 di loro, mentre per Alfredo Antonucci, 42 anni, e Cristian Santoro, 26 anni, entrambi nati a  Napoli ma non sappiamo residenti dove, o almeno, questo non è chiarito nell’ordinanza, la richiesta è stata rigettata e per i due non è stata applicata alcuna misura cautelare, neanche di rango minore e meno afflittivo. Insomma, sono completamente liberi.

Ai domiciliari va Angelo Mennillo, 29 anni, nato ad Aversa per il quale il provvedimento ricalca esattamente la richiesta della dda, che aveva invocata lo stesso provvedimento per altri tre indagati, cioè per Hamid Kaffar, 39 anni, marocchino di Casablanca, Assunta Migliatico detta Susy, 39 anni, nata a Napoli, e per Maria Venosa detta Mary, 27 anni di San Cipriano. Per i primi due rigetto totale e quindi Kaffar che la Migliatico sono liberi mentre per Maria Venosa niente domiciliari, ma divieto di dimora nella Regione Campania.

Sono indagati a piede libero e per loro non c’è stata alcuna richiesta di misura cautelare da parte della dda, il collaboratore di giustizia, nonchè ex capoclan Raffaele Venosa sulle cui dichiarazioni si impernia questa ordinanza e per i coniugi di Maddaloni Juri La Manna e Caterina Anna Barretta Perrotta.

Passiamo alla contestazione più grave, quella del 416 bis per la quale sono indagati il citato Raffaele Venosa, Giuliano Venosa, Giuseppe Verrone, Angelo D’Errico, Francesco Schiavone “Sandokan”, Walter Schiavone, Dionigi Pacifico, Juri La Manna, Augusto Bianco, Giuseppe Bianchi, Raffaele Diana “Rafilotto”, Salvatore Cantiello “Carusiello”, Luigi Venosa “Gigginiello o’cocchiere” e Antonio Venosa.

Di questi Raffaele Venosa, Giuseppe Verrone, Giuliano Venosa e Angelo D’Errico quali garanti della loro partecipazione alla commissione di atti illeciti all’epoca della reggenza Venosa mentre Francesco Schiavone Sandokan, Walter Schiavone detto La Capra, Juri La manna, Dionigi Pacifico, Augusto Bianco, Giuseppe Bianchi, raffaele Diana “Rafilotto”, CANTIELLO Salvatore detto “Carusiello”, VENOSA Luigi detto “Gigginiello o cocchiere”, VENOSA Antonio percepivano regolarmente lo stipendio del clan.

Per quanto riguarda il capo due riteniamo che sia già importante metterlo a disposizione nel documento che pubblichiamo in calce. Si tratta di una ipotesi di reato di estorsione in concorso aggravata dall’articolo 7 contestata a Caterina Anna Barretta Perrotta, come detto moglie di Juri La Manna, Ettore Pacifico, figlio di Dionigi Pacifico, Anna Cammisa, moglie di Augusto Bianco, Silvana Venosa, moglie di Giuseppe bianchi, Michele Diana, figlio di Rafilotto, Antonio Cantiello e Anna Cerullo, figlio e moglie di Salvatore Cantiello, altro boss di primissimo piano detto Carusiello e Angelina Simonetti, moglie di Luigi Venosa. Tutti o meglio sarebbe fire tutte perchè la presenza di donne è preponderante, titolari di stipendi mensili che nel capo 2 sono precisamente indicati e di cui potrete acquisire notizia leggendo il citato stralcio qui in basso.

G.G.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

 

 

PUBBLICATO IL: 7 febbraio 2017 ALLE ORE 17:19

fonte:www.casertace.net