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La presenza di Piero Grasso prima a Gaeta e poi a Fondi è altamente significativa. Un segnale alla classe dirigente tutta intera ed anche a quella del suo Partito, il PD, che per troppo tempo… non ha visto, non ha sentito, non ha parlato… su.. quanto stava avvenendo in provincia di Latina e, soprattutto, a Fondi! Il “caso Fondi” va tutto riletto, da cima a fondo, perché abbiamo la sensazione che qualcuno abbia tentato di vendere lucciole per lanterne. Non è possibile che… tutta la mafia a Fondi sia quella che… è stata rinviata a giudizio per il 416 bis (ammesso che le accuse reggano in dibattimento)! E’ un discorso delicato, antipatico a molti, ma che va affrontato una buona volta per sempre, a cominciare da quello che riguarda anche le responsabilità oggettive e politiche… Il Dr. Grasso dovrebbe conoscerci bene e sapere che noi siamo sempre a disposizione delle Istituzioni sane… La prima cosa che occorre è la riorganizzazione RADICALE (quando diciamo radicale intendiamo anche delle pietre) dei tre presidi di polizia. Dopo quello che si è verificato lo Stato avrebbe dovuto cambiare TUTTO E NON CONTINUARE A MANTENERE SUL POSTO DA 20 ANNI LE STESSE PERSONE… E, poi, c’é il discorso delicatissimo delle Procure ordinarie. A Latina, se la Procura avesse funzionato, forse non saremmo oggi al punto in cui si è giunti!!! Alle Procure ordinarie, a cominciare da quelle di frontiera, come Cassino, Latina e Frosinone, va imposto di indagare e procedere anche per i reati di associazione mafiosa. Applicando il 51 comma 3 bis del CPP o regolando per legge le competenze (oggi il Dr. Grasso da parlamentare può senz’altro assumere un’iniziativa legislativa in tale direzione) e preparando i magistrati ordinari, magari con l’istituzione di un’apposita Scuola di formazione (che, peraltro, non ha nemmeno la Polizia di Stato e questo è gravissimo! ) che li formi in materia di indagini e procedimenti di natura economica, patrimoniale e finanziaria da reati di stampo mafioso. L’Associazione Caponnetto da anni sta proponendo tutta una serie di provvedimenti da adottare in materia di riorganizzazione totale degli organi giudiziari ed investigativi. Sappiamo benissimo che per la lotta alle mafie non bisogna puntare solo sull’intervento di magistratura e forze dell’ordine. Ma in provincia di Latina e nel basso Lazio in genere non si può contare sull’apporto della politica perché sappiamo tutti i “mali” di questa, nè su quello del tessuto sociale che è in gran parte omertoso o, comunque, disattento di fronte al fenomeno del radicamento delle mafie. In dieci anni di attività l’Associazione Caponnetto non è riuscita a ricevere da rarissime persone che qualche decina di segnalazioni. Tutto il resto essa si è vista costretta a procurarselo da sè, andando sui cantieri, annotando, ascoltando, facendo le visure camerali e catastali, informandosi sui precedenti penali, incrociando le notizie: Un lavoro certosino di vero e proprio intelligence che francamente avremmo voluto che svolgessero altri, ma che purtroppo non hanno svolto e continuano a non svolgere. Questo è il punto centrale della questione “mafie” in provincia di Latina soprattutto, ma non solo. L’impegno di Piero Grasso in politica ci conforta perché sappiamo della sua competenza, delle sue capacità e della sua onestà. Speriamo che lo lascino fare e lo supportino con un a forte volontà. Noi siamo, come sempre a disposizione, ma senza chiacchiere”

Articolo tratto da latina oggi – leggi l’articolo