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La “nuova” Procura della Repubblica di Latina

Le riflessioni, le annotazioni fatte dai magistrati antimafia nell’ambito delle inchieste che vedono coinvolte anche persone di Fondi riguardano tutte la “vecchia” Procura, non la “nuova”.

“Nuova” significa da quando c’è la Dottoressa D’Elia, un magistrato che sta facendo bene il proprio dovere.

A lei giungano i sentimenti della nostra stima e della nostra gratitudine. Gli stessi sentimenti giungano anche al Dr. Miliano, altro magistrato che sta dimostrando il suo alto senso del dovere.

Senza nulla togliere ad altri loro colleghi che forse appaiono meno esposti dei due nominati e, quindi, meno facilmente giudicabili.

Confidiamo moltissimo nel nuovo Procuratore Capo che – se sarà il Dr. De Gasperis, come si dice –è anch’egli un magistrato bravo, serio e, soprattutto, con esperienza nel campo della lotta alle mafie. Quello che ci vuole in provincia di Latina!

Il problema, però, è più complesso e delicato perché i magistrati operano sulla base delle carte che arrivano sulle loro scrivanie.

Le informative delle forze dell’ordine.

E qua cade l’asino perché se la dobbiamo dire tutta noi siamo veramente preoccupati per il funzionamento in provincia di Latina delle Forze dell’ordine.

Prendiamo, ad esempio, il caso Fondi, un caso che non è nato ieri e che si è andato formando e solidificando nel tempo.

Se è vero quanto ci ha detto ed ha detto davanti alle telecamere di RAI3 l’altro giorno l’amministratore delegato del MOF – e noi non abbiamo alcun motivo per metterlo in dubbio-secondo il quale egli sin dal 2000 avrebbe avvertito chi di dovere di talune presenze sospette nel mercato, la questione appare alquanto seria.

“Avvertito” significa essere a conoscenza. E perché non si è intervenuti in maniera adeguata sin da allora? Chi è che non ha fatto il proprio dovere? Possibile che la provincia di Latina debba essersi caratterizzata in Italia come la provincia dell’impunità?

Prendiamo un secondo caso.

Noi siamo persone serie. E siamo un’associazione seria. Conosciamo le realtà, le analizziamo e solo dopo esprimiamo giudizi.

Critichiamo quando dobbiamo criticare, esaltiamo quando lo dobbiamo.

Stimiano, tanto per fare qualche nome, il Dr. Nicolino Pepe e lo riteniamo un investigatore capace e serio.

Bene. Anni fa egli fece un’inchiesta approfondita, documentandola con una serie di intercettazioni, che prese il nome di “Formia Connection”.

Mesi e mesi di lavoro serio, di intelligence, che documentarono alcuni legami fra soggetti della politica e gente sospetta. Un lavoro andato a vuoto perché qualcuno ha ritenuto di archiviare quella parte di inchiesta che riguarda il “voto di scambio”, quei legami.

Non parliamo, poi, delle indagini di natura patrimoniale, sulle movimentazioni di capitali, sulle compravendite immobiliari, di terreni e quant’altro.

La provincia di Latina per la criminalità organizzata deve apparire come una vera e propria eldorado. Non a caso, a parte gli investimenti di capitali, si dice che sulle spiagge del litorale che va da Gaeta a Terracina maturano gli amori ed i divertimenti dei giovani rampanti boss della camorra.

Se non fosse così, questa non sarebbe venuta in forze su questo territorio a comprarsi tutto cacciando in malo modo l’imprenditoria indigena.

Abbiamo stimato anche il Col. Rotondi che con il suo carattere forte stava raddrizzando molte cose.

L’hanno mandato via, come hanno mandato via il Prefetto Frattasi, il Presidente del TAR Bianchi.

E tutto è tornato come prima.

C’è un grande mistero in provincia di Latina, un grande buco nero del quale non si vuole che si parli.

Non parliamo degli omicidi di Don Boschin, dell’avv. Maio, dell’avv. Mosa.

Altre dinamiche e forse altre motivazioni.

Parliamo, invece, della morte del Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Fondi capitano Fedele Conti, un brillante ufficiale con un brillante curriculum alle spalle.

Non abbiamo fatto a tempo per conoscerlo personalmente, ma abbiamo avuto la fortuna di conoscere la famiglia, la mamma, la sorella, lo zio paterno, la fidanzata medico, gli amici intimi -uno dei quali è medico come la fidanzata ed è un nostro dirigente – e, soprattutto, l’ambiente nel quale è nato e vissuto, Pastena.

Era un giovane capitano, che avrebbe dovuto sposarsi a breve, perfetto nella salute fisica e mentale.

La Dottoressa D’Elia farebbe bene a far acquisire dalla Procura tutti i fascicoli nel Comando di Compagnia della Guardia di Finanza di Fondi anteriori e posteriori alla data della morte del capitano Conti.

E torniamo a parlare di Fondi.

Lo facciamo non per spirito di accanimento; al contrario.

Lo facciamo, invece, con profonda amarezza e per spirito di profonda amicizia verso i cittadini di Fondi che sono in maggioranza persone perbene e laboriose, vittime di un sistema che non si confà alla storia ed alle tradizioni civili e democratiche di un territorio nobile.

Evidentemente, se si è arrivati a questo punto, gli apparati dello Stato non hanno funzionato.

Cambiamo quegli apparati, sostituiamo tutti quegli appartenenti alle forze dell’ordine che stanno lì da decenni. Non è possibile che ci siano marescialli in servizio a Fondi da venti anni. Cambiamo tutto, capi e non capi. Fondi ha bisogno di gente nuova, motivata, carica ed esperta.

A situazioni di emergenza si deve rispondere con provvedimenti di emergenza.

Altrimenti ci pigliamo solo in giro.

E’ triste per noi vederci costretti ad affidarci agli apparati giudiziari. Perché di questo si tratta. Ma, quando la politica non c’è – ed in provincia di Latina, Dottoressa D’Elia, ce n’è poca – è la Magistratura che si deve caricare del peso delle bonifiche.

Ma deve essere una Magistratura inflessibile, supportata da una Polizia Giudiziaria capace, da investigatori bravi, che, purtroppo, si possono contare sulle dita delle mani (stavamo per scrivere “della mano”).

Dottoressa D’Elia, lei si trova ad operare in un quadro desolante, purtroppo.

Noi, assetati di Giustizia come siamo, siamo pronti a fare tutto ed il contrario di tutto per aiutare magistrati onesti e seri come lei e ci considera a sua completa disposizione. Giorno e notte. Come saremo, quando verrà, a disposizione del Dr. De Gasperis e di chiunque altro operi come voi.

Ma ci scusi l’ardire se ci permettiamo di suggerirle di studiare bene, a fondo, il quadro generale in cui si è trovata ad operare.