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LA NOTA MARCIANISE. Il Nello furioso: “Senatori ed europarlamentari delinquenti, stampa al soldo della camorra”

LA NOTA MARCIANISE. Il Nello furioso: “Senatori ed europarlamentari delinquenti, stampa al soldo della camorra”

LA NOTA MARCIANISE. Il Nello furioso: “Senatori ed europarlamentari delinquenti, stampa al soldo della camorra”. Ora, però, non parla più il candidato, ma il sindaco. Fuori i nomi subito o ci incateniamo sotto alla Dda e alla Procura di S.MARIA affinchè venga chiamato per queste “notitiae criminis”

In calce al nostro articolo le lunghe dichiarazioni dal neo primo cittadino sul suo blog subito dopo la sua vittoria al ballottaggio

MARCIANISE – “Ci sono battaglie che non è vergognoso perdere, ma è vergognoso non combattere“.

In questa citazione c’è l’essenza della vita di chi non ha avuto mai bisogno di nascondersi dietro formule allusive, di chi non ha avuto mai bisogno di utilizzare le parole per spedire messaggi, ricorrendo ad una pratica che rappresenta il chiaro riflesso di una mentalità di cui poi le camorre si sono nutrite e che delle camorre è diventata humus fertilizzante.

Si combatte per vincere, ma prima di tutto si combatte per testimoniare le proprie idee, l’attitudine ad esprimere un intimo punto di vista, manifestato sempre senza la volontà di offendere la persona, ma di mettere in discussione, qualora la testimonianza di questi principi lo rendesse doveroso, anche pesantemente, la persona nella sua veste professionale, quando la professione determina e produce effetti di tipo sociale.

Antonello Velardi, nel giorno in cui il popolo di Marcianise gli ha dato un mandato importante e impegnativo, chiedendogli di fare il meglio per il bene della città, chiedendogli di esercitare la sua funzione di sindaco per unire, e non per dividere, non smentisce se stesso e sparge dappertutto schizzi di bile astiosa e velenosa.

Per carità, anche questo ci sta. Se uno ha un carattere che lo porta continuamente a cercare il nemico, la rivalsa contro chi ritiene a lui ostile, questo non deve scandalizzare. E certo non scandalizza noi.

Ma siccome Antonello Velardi dice che esistono senatori, consiglieri regionali ed europarlamentari delinquenti (lo ha scritto sul suo blog in un messaggio post elezione che pubblichiamo integralmente in calce), ora non può più pensare di utilizzare l’arma dello strale a buon mercato a scopo propagandistico-elettorale.

Ora parla da sindaco della terza città della provincia di Caserta. Passi pure per la stampa “prezzolata, camorrista, collusa”, che è tutto ciò perchè rappresenta quella piccola porzione di informazione che ha la sola colpa di non fargli marchette un giorno sì e l’altro pure, di non compiacerlo e di non lisciargli il pelo come solo i corifei, che non saranno mai solisti, sanno fare con il loro maestro-ammaestratore.

Ma se un sindaco, per di più della terza città della provincia di Caserta, afferma che esistono senatori, europarlamentari e consiglieri regionali delinquenti, se dice che presto farà i nomi, ciò è un gioco che può reggere durante i giorni fatui, futili e parolai di una campagna elettorale, ma non è accettabile se questi sospetti, se queste allusioni, se questi veleni sparsi dappertutto, vengono agitati come minaccia stabile e pesante da parte di un sindaco che parla parla, ma i nomi non li fa mai.

Perchè a questo punto l’autorità giudiziaria, quella titolare dell’azione penale, dovrà pur chiamarlo, chiadendogli, finalmente, di farli, finalmente, questi nomi e questi cognomi e soprattutto di presentare le prove provate delle accuse che lancia.

La speranza è che si sia trattato di uno sfogo, di pensieri in libertà alla fine di una campagna elettorale vissuta tra le tensioni e le maldicenze, che sono, però, una prerogativa di chi accusa senza argomentare, di chi attacca senza assumersi la responsabilità di declinare le generalità di coloro che tali e tanti reati pesantissimi avrebbero compiuto e compirebbero.

La speranza è che domani Marcianise possa trovarsi di fronte a un sindaco in grado prima di tutto di essere un cittadino modello che, come tutti i cittadini modello, se è a conoscenza di notizie di reato, ne informi l’autorità giudiziaria con dati e atti concreti.

Perchè ci può essere un discorso duro, crudo; perchè si può scegliere l’invettiva come strumento retorico del proprio pensiero, come, per esempio, Casertace spesso sceglie di fare.

Ma mai Catilina spese una sua intemerata senza costruirne la cifra retorica su fatti e dimostrazioni probanti. Le chiacchiere, le accuse confuse, sono solo cortine fumogene, finalizzate spesso a nascondere scheletri che premono sempre di più contro le ante dei propri armadi.

 

Gianluigi Guarino
IL TESTO DEL POST DI ANTONELLO VELARDI, SCRITTO POCHE ORE DOPO L’ELEZIONE A SINDACO DI MARCIANISE:

Un grande grazie alla mia Marcianise. Il risultato finale di questa interminabile campagna elettorale mi emoziona e mi rende felice: la gente ha capito quale strada intraprendere e come muoversi per garantire un futuro migliore ai figli. Non deluderemo i marcianisani perché non lo meritano e perché siamo fermamente convinti che alle parole devono seguire i fatti.

Marcianise è stata ed è un caso simbolo, un laboratorio politico ed istituzionale straordinario. La città saprà essere protagonista, esempio per altre comunità; saprà essere centrale nel panorama italiano ed internazionale. Inizia di fatti una nuova era, nulla sarà più come prima. Amministreremo con occhi nuovi e con mente diversa, valorizzeremo i giovani e le eccellenze della città: sono un patrimonio inestimabile di Marcianise.

Questa straordinaria vittoria è stata resa possibile da una grande partecipazione popolare che sarà ulteriormente sollecitata: siamo appena agli inizi, sarà costruito un nuovo sistema di relazioni. Non ci risparmieremo però nel porre all’attenzione generale due questioni che sono state centrali in questa campagna elettorale ed incidono in modo enorme sulla formazione delle nuove classi dirigenti: il rapporto della politica con la criminalità organizzata e la qualità del sistema informativo.

Denunceremo ciò che abbiamo subito durante questa campagna: un’intimidazione permanente nel confronto politico, con metodologia delinquenziale, di cui abbiamo già fatto partecipi le autorità di polizia. E, non meno grave, un’informazione di tipo squadristico, con alterazione dei dati reali, prezzolata, collegata ad ambienti camorristici, ricattatoria, menzognera. Su questi due aspetti saremo implacabili, così come non faremo sconti a quelli che hanno finora scambiato l’impegno politico per una sicura opportunità da utilizzare per affari e “cofecchie”: faremo i nomi di costoro perché sono delinquenti travestiti da senatori, europarlamentari, consiglieri regionali. E accerteremo tutti gli affari di famiglia o personali che questi delinquenti coltivano sul territorio.

Non faremo sconti perché è ciò che ci ha chiesto con insistenza, e senza alcun equivoco, la comunità di Marcianise nell’attribuirci così rilevanti consensi.

Antonello Velardi

PUBBLICATO IL: 20 giugno 2016 ALLE ORE 18:50

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