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La nostra solidarietà a Bruno Fiore dopo l’aggressione da lui subita a Fondi

Un episodio abominevole, una scena raccapricciante che rivelano in tutta la loro brutalità la pericolosità di un sistema politico che giorno dopo giorno sta mostrando i contorni di un regime.

Un regime che sta corrodendo le basi stesse del vivere civile e della democrazia..

Fondi, la nobile Fondi di una volta, laboriosa ed antifascista, centro di effervescenze culturali che hanno dato vita a nomi illustri nel mondo della cultura e della politica nazionali ed anche internazionali, ridotta a centro di attività ed azioni di cui si sono dovute occupare le cronache di mafia.

Esistono due Fondi, grazie a Dio.

La Fondi sana, forse minoritaria, che soffre, soffre terribilmente per questo processo all’indietro, verso un passato lontano, lontanissimo, che ogni persona pensante riteneva superato e dimenticato, ma che, purtroppo, sta ritornando spesso. E l’altra Fondi, quella di cui spesso si debbono occupare le cronache.

Abbiamo visto, ripreso fortunatamente dalle telecamere, un consigliere comunale, un esponente del PD, presidente, peraltro, di un comitato di coordinamento antimafia e membro del Consiglio Direttivo della nostra Associazione, uno che ha già subito degli attentati dalla mafia, un rappresentante del popolo, manifestare pubblicamente, davanti a centinaia di persone convocate a festeggiare l’inaugurazione di una piazza costata fior di quattrini, al quale veniva letteralmente strappato dalle mani il manifesto che esponeva le ragioni della protesta dal senatore della repubblica locale.

Un esponente del PDL di Fondi.

Davanti a tutti, davanti all’arcivescovo di Gaeta che era lì per benedire la piazza e che indirettamente ha ricevuto anche egli la gravissima offesa…

Ci fermiamo qua, senza esprimere alcun giudizio, compito che lasciamo a chi ci legge, a seconda, ovviamente, della sua posizione civile, culturale e politica, tenuto conto del fatto che noi veniamo letti e seguiti più dai mafiosi che dagli altri.

Al carissimo amico Bruno Fiore, la vittima dell’aggressione, la nostra vicinanza e la più fraterna solidarietà, con l’esortazione a non avere paura e a non demordere nella lotta contro l’inciviltà e le mafie che egli sta conducendo da sempre, spesso, purtroppo, lasciato in piena solitudine da tanta gente che invece dovrebbe sentire il dovere di stargli sempre più vicino.