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La necessità di un nuovo modo di fare antimafia: fuori dagli schemi tradizionali, considerate le mutazioni delle mafie

UN NUOVO MODO DI… FARE ANTIMAFIA

Se si vuole seriamente dare un contributo efficace, dal basso, all’azione di contrasto delle mafie bisogna uscire dagli schemi tradizionali.

E’ quanto noi ci stiamo sforzando di fare sin dalla nostra nascita, 8 anni fa.

Questo non perché ci riteniamo i migliori, più bravi degli altri, che stimiamo tutti ed ai quali ci sentiamo affratellati.

Ma, come le mafie aggiornano i loro metodi di penetrazione ed il loro stesso modo di essere, anche noi che vogliamo contrastarle abbiamo bisogno di un ammodernamento e di un riposizionamento continui.

Riteniamo utile l’opera di informazione e di sensibilizzazione della gente.

Ma bisogna andare oltre.

Oggi le mafie sono “altra cosa” rispetto al passato.

Non a caso si dice che esse si sono “inabissate”.

Esse sono diventate IMPRESA, la più grossa e sporca impresa del Paese.

Montagne di capitali sporchi che vengono investiti e ripuliti ogni giorno, fino a dominare intere aree del Paese, economicamente, socialmente, politicamente ed anche culturalmente, fino a condizionare pezzi di istituzioni e della politica.

Con il consenso di tanta gente, che, in un Paese che non è per niente unito ed omogeneo, trova, con le mafie, spazi anche per benefici e privilegi personali, familiari, di casta.

Allora, sì, l’opera di informazione, di sensibilizzazione, di coscientizzazione di quella parte ancora sana del Paese è utile, ma non basta.

La situazione è grave e non si può attendere che si formino le coscienze dei ragazzi.

Bisogna stimolare chi ci sta, chi ha ancora un minimo di dignità e di onestà intellettuale, chi ha ancora senso civico e delle istituzioni, la parte sana, insomma, della società, a dare un contributo concreto alle forze dello Stato chiamate a lottare le mafie.

Bisogna DENUNCIARE, segnalare ogni fatto sospetto, ogni insediamento anagrafico strano, ogni investimento sospetto.

Il compito nostro è proprio questo: stimolare la gente onesta a DENUNCIARE, facendo da filtro con le Istituzioni preposte.

E’ QUANTO CHIEDIAMO DI FARE ANCHE ALLE NOSTRE CONSORELLE SPARSE NEL PAESE.

Siamo a disposizione per l’apertura di un dibattito, di un dibattito, però, che parta dall’esame delle situazioni, territorio per territorio.