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La lotta alle mafie si fa con azioni e provvedimenti seri, affrontando e risolvendo i problemi reali e non con polemiche, propaganda e pagliacciate.

Dobbiamo, per onestà intellettuale, dare atto ai partiti del centrosinistra del Lazio di essere al momento gli unici che mostrano sensibilità ed interesse ai problemi della sicurezza e delle legalità.

Con ritardo, alcuni di essi, ma è così.

Il problema, però, è spesso rappresentato dall’insufficiente conoscenza dei fenomeni ed anche dall’imprecisione dei linguaggi.

Sono anni che ci stiamo sforzando di far capire a responsabili politici ed anche a taluni parlamentari che le richieste debbono essere, pena la perdita di credibilità degli stessi autori, razionali ed appropriate.

Continuare a chiedere, ad esempio, l’istituzione della DDA a Latina senza che in questa provincia ci sia la Corte di Appello, significa mettere in mostra la più assoluta ignoranza in materia.

Ci si impegni, piuttosto, perché presso la Procura di Latina – e degli altri circondari del Lazio – venga costituito un POOL di magistrati che si occupino SOLAMENTE di reati associativi e, inoltre, perché fra tutte le Procure laziali e la DDA di Roma venga stipulato un protocollo di intesa, ad evitare quello che è successo negli anni andati proprio a Latina dove reati di stampo mafioso venivano rubricati come reati ordinari (v. quanto scritto dai PM De Martino e Curcio in occasione delle inchieste “Damasco” su Fondi).

Altra proposta, almeno al momento improponibile, è quella che riguarda l’istituzione sempre a Latina di una Sezione della DIA.

Noi abbiamo profondo rispetto e una stima infinita nei confronti del personale della DIA che conosciamo e vediamo operare sul campo tutti i giorni e saremmo, perciò, felicissimi di averlo anche fisicamente più vicino.

Ma come si fa a chiedere una cosa del genere se fino a qualche mese fa il vecchio governo, dopo averlo privato delle risorse necessarie ed averlo quasi ridotto all’impotenza per mancanza di tutto, voleva addirittura sopprimere questo Corpo interforze?

Intanto lo si rimetta in condizioni di operare appieno dotandolo del personale e delle risorse necessari e solo dopo si potrà cominciare a ragionare sulla possibilità di istituire nel Basso Lazio una sezione distaccata.

Nel frattempo, però, si pensi a far rafforzare la Squadra Mobile, lo SCO, il ROS ed il GICO, iniziative, queste, che richiedono solamente provvedimenti interni alle rispettive Amministrazioni e costi non eccessivi, trattandosi di trasferimenti di singole persone presso la Questura ed i Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Latina.

Cominciamo a fare richieste serie ed accoglibili, smettendola di fare solamente propaganda stupida che produce solo discredito a chi la fa.