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La latitanza della politica quando si parla di mafie. E’ successo a noi a Formia e Gaeta l’anno scorso, è successo nuovamente a Viterbo il 5 gennaio u. s. VERGOGNA!!!

CHE VERGOGNA! A VITERBO LA LATITANZA DELLA POLITICA DI FRONTE AL PROBLEMA MAFIE

Il vero male che rappresenta l’ostacolo principale nella lotta alle mafie: il disinteresse quasi totale della politica.

Parliamo di… disinteresse, ma in alcune aree si parla anche di contiguità, se non di collusioni vere e proprie, di alcuni segmenti o, comunque, di alcuni soggetti di essa, con le mafie.

Non vogliamo generalizzare, per non criminalizzare tutto e tutti.

Non sarebbe giusto perché non è così.

E, poi, noi non siamo dei qualunquisti che diffondono il germe dell’antipolitica che è comunque un male altrettanto pericoloso quanto lo è la politica corrotta e collusa con le mafie.

Ci sono ancora grazie a Dio esponenti politici che non sono collusi con le mafie.

Ma ci sono anche responsabilità oggettive allorquando si tace o si è indifferenti rispetto a comportamenti che dovrebbero essere censurati pubblicamente.

Attendiamo, perciò, censure forti e pubbliche nei confronti di coloro che hanno ritenuto di disertare a Viterbo la cerimonia di presentazione del libro-inchiesta di Daniele Camilli sul radicamento delle mafie nella Tuscia.

Esponenti politici e delle istituzioni che hanno preferito “andare a spasso”, come ha scritto Paolo Gianlorenzo, anziché essere presenti ad un incontro nel quale si parlava dei problemi della propria terra.

Esponenti politici e delle istituzioni che in un Paese normale e civile, quale purtroppo non è l’Italia, verrebbero subito cacciati a pedate.