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La giustizia a Latina

LA GIUSTIZIA A LATINA

 

 

Alessandro Panigutti torna su “Latina Oggi” del 31 luglio u. s. a focalizzare, con la sua bravura, l’attenzione dei lettori del più diffuso quotidiano pontino sul “problema Giustizia”. 

 

Un problema drammatico, questo, che rischia, se non risolto subito, di rompere definitivamente quel già sottilissimo rapporto di fiducia fra cittadini ed istituzioni e, in maniera particolare, fra cittadini e magistratura. 

 

Noi non ce l’abbiamo con il Procuratore Mancini; anzi. 

 

Per noi un Procuratore vale l’altro; noi siamo abituati a valutare ognuno dagli atti che egli compie. 

 

Qualche preoccupazione, però, l’abbiamo espressa al momento in cui abbiamo letto sul notiziario n.32 di Magistratura Democratica (v. www. Magistratura Democratica. it, cliccando in alto a destra, poi, ”Mancini Gerunda) come e da chi nel CSM egli è stato nominato procuratore a Latina. 

 

Uno schieramento politico ben individuabile ha voluto, anche probabilmente contro la stessa volontà del Dr. Mancini, mettere il timbro su quella nomina. 

 

Poi ci sono i motivi di incompatibilità evidenziati nel ricorso presentato al TAR contro quella nomina dal Dr. Rossini, altro Procuratore concorrente alla stessa carica di Mancini. 

 

A dirla tutta, se noi fossimo stati componenti dell’organismo del CSM preposto alle nomine, avremmo evitato di scegliere un Procuratore locale. 

 

Ma, tant’é. 

 

Questa è roba vecchia ed oggi dobbiamo fare i conti con la realtà in cui ci troviamo. 

 

A noi, difensori strenui della Magistratura, dispiace quando questa si trovi, com’è il “caso Latina”, nell’occhio del ciclone a causa di comportamenti individuali che, a torto o ragione, la gente giudica discutibili. 

 

Proprio per le ragioni evidenziate nel notiziario di Magistratura Democratica, il Dr. Mancini avrebbe dovuto astenersi, lasciando fare a suoi colleghi non sospettabili di subire eventuali condizionamenti di natura politica, come Ciani, Miliano ecc. , il lavoro di pubblico ministero in quei “casi” (Holiday Village, ma non solo) in cui direttamente od indirettamente siano coinvolti personaggi politici. 

 

Ragioni di opportunità, ovviamente. 

 

Non è stato così, purtroppo, e noi abbiamo già subito perdite importanti di magistrati che hanno preferito andarsene da Latina, come il Presidente del TAR Bianchi, il pm Ciani e fra poco –speriamo che ci ripensi- anche il pm Miliano. 

 

Se ne vanno i migliori!

 

Che fare, a questo punto?

 

Un dato è certo: Mancini è indubbiamente una persona per bene, ma è indiscutibile il fatto che la sua permanenza a Latina susciterebbe, per le ragioni esposte, a torto o ragione, ulteriori polemiche. Non dimentichiamo che ben 18 Senatori hanno portato il caso in Parlamento. Mai si è verificato un fatto del genere a Latina. 

 

Noi confidiamo nel suo senso delle Istituzioni. 

 

Faccia un atto di umiltà e chieda al CSM di essere destinato ad altro incarico. 

 

Gliene saremmo grati tutti!!!

 

In caso contrario CSM e Ministro della Giustizia provvedano a non rinnovargli più la nomina. 

 

Sarebbe doloroso, ma un atto ineludibile!

 

Associazione “A. Caponnetto”