– DA LEGGERE ATTENTAMENTE –
LA FINTA ANTIMAFIA
… ”Ecco cosa raccontano al Ministero dell’Interno. ” Pochi se ne sono accorti, ma attraverso una recente normativa sono stati introdotti due grossi ostacoli alla futura possibilità di intervenire in modo efficace per reprimere collusioni tra politica e mafie a livello di amministrazioni locali”
L’art.143 della legge del 2009, infatti, ha previsto il passaggio da “prevenzione avanzata” a “prevenzione di tipo giudiziario”: Nei fatti, obbligando le commissioni di accesso ad avere elementi di tale gravità, pari a quella prevista nei processi per l’applicazione di misure di prevenzione, per proporre lo scioglimento.
Non basta, perché “invece di rendere a questo punto più forti ed attrezzate le commissioni – viene aggiunto – esse sono state del tutto depotenziate, prevedendo che nella loro composizione non figurino più, come fino ad oggi, rappresentanti delle forze dell’ordine, ossia carabinieri, finanzieri, poliziotti o membri della DIA, ma solo funzionari della pubblica amministrazione. Cioé burocrati.
In sostanza – è l’amara conclusione – da un lato viene aumentata la soglia di gravità degli indizi di mafiosità necessaria per condurre allo scioglimento e dall’altro vengono ridotti i mezzi per riuscire a focalizzare e far emergere i gravi indizi capaci di documentare le connection”.
Insomma un pasticciaccio all’italiana che più brutto non si può.
Mentre il Ministro MARONI un giorno sì e l’altro pure fa l’elenco di arrestati per mafia, di latitanti in procinto di essere assicurati alle nostre galere, di patrimoni malavitosi sequestrati oppure confiscati”.
(da “ La Voce delle Voci “ di gennaio 2010 pagina 13)