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La colonna romana del clan Polverino

La colonna romana del clan Polverino

20 Settembre 2022

Di Redazione

Un gruppo di pregiudicati appoggiava l’organizzazione di Marano nel Lazio
Il clan Polverino aveva contatti anche a Roma. Contatti che lo facilitavano nel traffico di stupefacenti. Lo affermano gli inquirenti nell’ordinanza contro il clan di Marano di Napoli emessa a maggio 2013. Secondo l’autorità giudiziaria «gran parte dello stupefacente che la “paranza” coordinata da Domenico Verde (poi divenuto collaboratore di giustizia, ndr.) importa dalla Spagna è distribuita, in grandi quantità (100-150 kg per viaggio) esclusivamente in territorio siciliano e laziale».

Nel provvedimento sono state documentate cinque cessioni di hashish del gruppo di Verde a Roma. «Quattro sono effettuate a un gruppo composito di soggetti romani, la quinta a un napoletano stanziato a Roma. In un’occasione, che chiude l’attività investigativa sulla paranza Verde vi è stato un ingente sequestro» spiega l’ordinanza aggiungendo che il braccio operativo di Domenico Verde «è stato arrestato a Roma in flagranza» insieme a un altro uomo e alla sua compagna «a seguito del rinvenimento di 820 kg di hashish in un appartamento in loro uso del quartiere romano di Casalotti, mentre erano in procinto di cedere 40 kg di hashish».

L’appoggio logistico

Ma non solo. «Dall’attività investigativa – si legge ancora – emergono contatti con alcuni pregiudicati romani, clienti del loro gruppo, che, oltre a ricevere una buona parte dell’hashish importato dal Verde, hanno garantito anche appoggio logistico al gruppo maranese. Sintomatico la disponibilità di strutture protette per ospitare un tir proveniente dalla Spagna, necessarie per procedere allo scarico della droga ed al successivo stoccaggio del narcotico in un appartamento-appoggio».

Le investigazioni «condotte anche nei confronti d alcuni soggetti romani, indiscutibilmente legati al clan Polverino per la fornitura di hashish per cospicui quantitativi, evidenziano diverse cessioni effettuate a loro favore e, peraltro, la loro disponibilità ad “agevolare il traffico di droga dell’organizzazione maranese». Il legame con due affiliati al clan Polverino «è documentato sia da intercettazioni telefoniche che da attività di pedinamento che provano in maniera esaustiva quali fossero le relazioni con i soggetti capitolini. Domenico Verde, divenuto successivamente collaboratore di giustizia, ha confermato l’intero impianto investigativo, rivelando numerosi retroscena».

Fonte:https://www.stylo24.it/la-colonna-romana-del-clan-polverino/