Aveva avuto la possibilità di cancellare un’immagine di “città nera” e l’ha sprecata.
A Latina la Festa della Liberazione è passata nel silenzio quasi generale.
Se non fosse stato per l’ANPI e qualche partito del centrosinistra, quello del 25 aprile sarebbe passato come un giorno qualsiasi.
Francamente, è una vergogna.
Una vergogna perché è stata messa sotto i piedi la Costituzione repubblicana che è nata sui valori della Resistenza e sul sangue di centinaia di migliaia di nostri genitori e nonni; vergogna per il significato che essa ha assunto negli anni come Festa non di parte ma di tutti gli italiani; vergogna perché è stata ignorata la storia del nostro Paese.
Un’offesa, insomma, alla coscienza civile dell’intera comunità.
Un’offesa alla città ed alla gente perbene.
Chi ha commesso questo atto ignobile dovrebbe essere cacciato a pedate nel sedere dalle cariche pubbliche che occupa in quanto non è degno di rappresentare le istituzioni democratiche nate, appunto, sul sacrificio di chi ha dato la propria vita per combattere contro i nazifascisti.