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La camorra vuole mettere le mani a Gaeta sul noto albergo Mirasole?

Una posizione incantevole, sulla spiaggia di Serapo, una delle più suggestive d’Italia.

E, quindi, delle più appetibili da parte di camorristi ed affaristi di ogni specie.

Stiamo parlando di uno dei più noti alberghi di Gaeta, il “Mirasole”.

Una gestione poco accorta l’ha portato, in passato, nell’occhio del ciclone ed oggi se ne stanno interessando i giudici fallimentari del Tribunale di Latina. I quali, come al solito, non tengono conto – in un Paese in cui la mano sinistra non sa mai quello che fa la destra, come nel caso, più o meno analogo, che ha visto a Formia vittime i fratelli Costa – di quello che potrebbe avvenire ai margini della vicenda giudiziaria civile.

Il condizionale è d’obbligo perché non compete a noi fare gli investigatori. Gli analisti più attenti sanno, però, che le nostre fonti sono per lo più attendibili e serie.

Giriamo, quindi, la notizia alla DDA ed agli organismi investigativi competenti.

Qualche tempo fa un osservatore acuto ed informato ci ha detto: “ Se la camorra riesce a mettere le mani a Gaeta sull’AVIR e sull’Albergo Mirasole l’occupazione del territorio è completata “.

Ecco noi temiamo proprio questo perché vediamo, forse a torto, che gli argini che contengono questo fiume in piena della camorra sono molto, ma molto fragili. Per vari motivi. Si arriva sempre quando i buoi sono scappati dalla stalle e non c’è più niente da fare. A Gaeta sono già stati confiscati ben 22 beni mafiosi ed il suo territorio è indicato nelle Relazioni della Direzione Nazionale Antimafia come uno dei più infiltrati dalle mafie: camorra, costa nostra ed ex banda della Magliana soprattutto.

Coloro che attualmente hanno ottenuto in locazione l’Albergo, pur appartenendo alla famiglia dei vecchi proprietari-alcuni dei quali sono responsabili della situazione creatasi-, si distinguono da essi per la gestione oculata cui hanno dato vita sin dal giorno in cui hanno rilevato il noto esercizio.

Il problema è nato ora dalla decisione dei giudici fallimentari di Latina di procedere, senza apparente motivazione giuridica, all’assegnazione dell’affitto dell’azienda, a mezzo di asta pubblica, a decorrere dall’1.1.2009.

Ci siamo. Un’asta pubblica alla quale, ovviamente, possono partecipare tutti, camorristi per primi, avendo essi montagne di capitali da investire e subito.

Corre voce che già personaggi… ”campani “– e non solo- stiano seguendo il “caso” con particolare… “attenzione”… , pronti a partecipare alla gara e ad accaparrarsi il bene, per ora in affitto e, poi, con il tempo…

Vogliamo che succeda questo?

Prefetto, Questore, Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Procura della Repubblica di Latina sono stati messi a conoscenza dai presidii locali di quanto sta avvenendo?

E’ stata informata la DDA? Il Sindaco di Gaeta non ha nulla da dire di fronte al pericolo di far perdere ai suoi concittadini uno degli ultimi beni di cui essi ancora non siano stati espropriati? E’ quanto gradiremmo sapere. Chiaro e forte. E subito, non quando è troppo tardi.

Ass. A. Caponnetto