FIANCHEGGIATORI DELLA CAMORRA
La camorra mette le mani sulla ‘Napoli bene’. Caccia aperta a prestanome e colletti bianchi
I carabinieri hanno identificato 160 persone e perquisito 10 abitazioni: 3 persone sono finite in manette
di REDAZIONE
NAPOLI. La criminalità punta ai quartieri della cosiddetta “Napoli bene”. Sono soprattutto i tentacoli della camorra ad allungarsi sugli affari dei rioni collinari, Vomero in primis. Nelle scorse ore i carabinieri hanno portato a termine un’importante operazione finalizzata al contrasto dell’illegalità diffusa. Il servizio coordinato sul territorio svolto dai carabinieri della compagnia “Vomero” e del Reggimento “Campania” ha visto lo svolgimento di 10 perquisizioni domiciliari in abitazioni di soggetti di interesse operativo, l’identificazione di 160 persone e il controllo di quasi un centinaio di auto. Metti uno dei clan più esperti nella distrazione di capitali, nel cosiddetto sistema ‘lavatrice’. Un’alleanza, frutto di convergenza su interessi comuni, con quella che il ministro Alfano ha definito borghesia camorristica. Boss in cachemire e scarpe Tod’s che guidano utilitarie a noleggio e vivono in attici con vista su via Scarlatti. Un accordo che prevede l’infiltrazione nella gestione di appalti in ospedali pubblici e strutture ricettive nel Cilento. Ecco, è questo il contesto sul quale stanno lavorando i militari dell’Arma. Durante il servizio sono stati tratti in arresto su ordine di carcerazione 3 soggetti. Il primo a finire nei guai è stato Zeljko Jevremovic, di origini serbe, 32enne, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di furto in base a indagini condotte dai carabinieri della stazione Marianella. L’autorità giudiziaria ha disposto la custodia in carcere e dopo le formalità di rito è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. In manette anche Marco Esposito, di Napoli, 47enne, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare perché ritenuto responsabile di ricettazione. Anche in questa circostanza l’autorità giudiziaria ha emesso la misura cautelare concordando con le indagini dei militari della stazione Marianella ed Esposito, dopo la notifica del provvedimento, è stato trasferito in carcere. Arrestato infine un 21enne di Napoli già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di resistenza a un pubblico ufficiale. Il ragazzo è stato raggiunto anche lui da un ordine di carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria per i minorenni, sempre sulla base di indagini svolte dai carabinieri della stazione Marianella. Dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso l’istituto penale minorile di Nisida. Nel corso del servizio sono stati inoltre denunciati 4 soggetti. Per furto aggravato è finito nei guai un 31enne di Napoli già noto alle forze dell’ordine e un 17enne, per furto aggravato perché sono stati sorpresi a rubare detersivi in un supermercato. Denunciati per spendita e introduzione nello stato senza concerto di monete contraffatte un 33enne di Poggioreale e un 56enne di Scampia che nel vano portaoggetti dell’auto sono stati sorpresi a detenere 12 banconote da 20 euro. Nell’ambito del contrasto alla contraffazione sono stati denunciati 6 soggetti per possesso di tabacchi di contrabbando. Sequestrati 63 chilogrammi di sigarette di cui 10 nascosti in un locale abusivo del Lotto H a Scampia. Contestate 30 contravvenzioni al codice della strada, la maggior parte delle quali per mancata copertura assicurativa e attività abusiva di parcheggiatore. Otto giovani sono stati segnalati alla prefettura quali assuntori di stupefacente. Sequestrati a loro 45 grammi di hashish e 20 di marijuana.
METROPOLIS
fonte:www.internapoli.it