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La Camorra è social e lo Stato è silente

a Camorra è social è lo Stato e silente
Troppe volte abbiamo assistito a veri e propri messaggi della camorra,una volta dalle radio canzoni neo melodiche o messaggi cripta traferivano notizie o ordini agli affiliati.
Oggi la camorra 2.0 si è social,pagine web che mettono in mostra come questi criminali vogliano emulare i loro predecessori e addirittura spavaldi ed impuniti mettono in mostra le loro gesta criminali.
Moto potenti… lusso …rolex e frasi già composte fanno di loro uomini in una scalata al potere criminale .
Non mancano le minacce o addirittura le offese a chi lotta contro il crimine.
Oggi assistiamo però a tutto questo schifoso metodo mafioso inermi,troppe volte si è discusso sulle regole del web su l intervento degli amministratori dei social,ad oggi però resta il fatto che gruppi criminali raccolgono migliaia di like e visualizzazioni e certo questo già di per sé è un dato allarmante.
Lo Stato in tutto questo è silente se solo si pensa che il presidente della Camera dei deputati on. Boldrini ha più volte portato l attenzione sul fatto che Lei stessa è stata più volte oggetto di offese via web…addirittura si é costituito un gruppo di controllo e vigilanza da parte di organi di polizia affinché coloro che  avrebbero offeso l On.Boldrini sarebbero stati denunciati,bene,certo che però per una carica istituzionale che si difende alle offese c è una intera popolazione che subisce offese e minacce dalla camorra,infatti troppo spesso le denuncie di chi viene minacciato via web vengono archiviate senza che un nome venga dato ai colpevoli.
Per comprendere e combattere questo fenomeno camorra social ci vuole la volontà di contrastare oggi piccolo atto di emulazione criminale .
La camorra 2.0 attacca e lo Stato è silente.
La camorra è un cancro che va combattuto in ogni luogo dalla strada ai social.
Questi criminali divulgando la loro cultura mafiosa danneggiano il futuro di un popolo onesto offuscando ciò che di bello e buono noi abbiano seminato.
Una cultura del bene del vivere rispettando le regole e contrastando la criminalità con l unica arma in nostro possesso la DENUNCIA non può che renderci uomini e donne liberi
Ciliberto Gennaro
Testimone di Giustizia