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La camorra ad Afragola e Napoli tra Salvini e la pizza.  A proposito di baciamano  e di tutto il resto……………

La pizza napoletana e la sua immagine conquistano le prime pagine dei giornali.  La bomba che ha fatto un boato al centro di Napoli ha fatto un gran rumore in Italia .

La pizza piace , è in copertina e la Città di Napoli viene anche individuata come la Città della pizza, dei maccheroni, del sole, della canzone e del Vesuvio che guarda il mare.

L’antico pino non c’è più. E’ deceduto con altri suoi fratelli.

Ed allora quando una bomba scoppia e colpisce una pizzeria il clamore è grande e tutti guardano la pizza, come lo stolto  guarda il dito mentre il saggio indica la luna.

E la luna che illumina la notte ha illuminato una città molto vicina a Napoli.

Il treno dell’alta velocità ferma nella nuova stazione di ‘Napoli-Afragola’ e qualche turista per risparmiare sul costo del biglietto scende ad Afragola credendo di essere a Napoli. E si accorge che dovrà percorrere altri 16 km.

E ad Afragola in pochi giorni le bombe che hanno fatto esplodere sono state otto, nove e poi dieci. C’è guerra tra bande ad Afragola.

E’ stata la camorra ad Afragola, come a Napoli, e l’unica bomba della Città ha oscurato ciò che accade in questo centro a nord della metropoli, a pochi chilometri da Caserta.

E’ più che evidente che la gravità di un fenomeno non si misura dal numero delle bombe,  degli episodi criminali e della loro gravità (e come si potrebbe ?), né si calcola la percentuale rispetto al numero degli abitanti, etc.

La solidarietà nostra va a tutti i colpiti. E’ un atto dovuto per alimentare la solidarietà e l’unità.

Il Ministro dell’Interno è andato ad Afragola amministrata da un sindaco eletto da liste civiche e da raggruppamenti di destra; è andato con il sottosegretario Castiello, deputata dell’area alla IV Legislatura,  prima di alleanza nazionale, poi del popolo della libertà, inoltre con F.I. ed oggi della Lega con Salvini premier.

Insomma il Ministro, che indossava la divisa della Polizia, giocava in casa ed in casa deve mettere ordine  e deve mettere ordine in una zona che ha riconosciuto la leadership dell’ex sottosegretario Cosentino e dell’ex deputato e senatore  Nespoli, alleati della Lega con Berlusconi al governo.

Non ha perso l’occasione  il Ministro di polemizzare a distanza con il Sindaco di Napoli De Magistris.

Solite promesse: più polizia, più soldi per la sicurezza che fa riferimento  alla videosorveglianza.

Se i governanti non capiranno che la camorra si batte attraverso la diffusione della cultura, dell’istruzione scolastica, del lavoro e con l’individuazione di persone degne e capaci di amministrare staremo a battere l’aria, a ripetere le note analisi e ci sarà chi finge di aver capito ed insiste col promettere qualche poliziotto nella strada.

E poi c’è modo e modo nell’impiegare le forze dell’ordine. Vale di più un investigatore vero che tutori dell’ordine deambulanti.

Capisco che siamo in un ambito che non mi appartiene.

Io ho visto un film già visto . La trama non cambia, gli attori si. La gente buona soffre, il criminale continua a violare le norme. L’economia distorta alimenta i parassiti. I giovani vanno via o si adeguano . I governanti parlano.

Ad Afragola, come in altre Città nelle quali la criminalità opera in maniera pervasiva, tutti conoscono i clan, le famiglie, i vecchi capi, gli aspiranti, i giovani arruolati dalla criminalità e la mano d’opera pronta ad entrare in gioco.

Ed il potere politico continua a distribuire denaro pubblico.

Prima si governava erogando denaro per opere pubbliche appaltate e sub appaltate in barba alle norme sulla contabilità dello Stato.

Oggi si distribuiscono risorse direttamente ai cittadini evocando a sproposito  il Welfare , scoraggiando il lavoro ed incoraggiando il lavoro nero, quindi l’evasione fiscale e contributiva.

Piani per il lavoro, la casa, la salute, l’ambiente, l’assistenza, la condizione urbanistica, la scuola, la cultura,  i trasporti, l’agricoltura e poi l’assistenza ed altro ancora sono proprio assenti.

Come battere la camorra se non si affrontano i veri nodi della nostra società?

Se non si progettano interventi coordinati ed intelligenti non si comincerà mai a tentare di modificare ambiente e mentalità. La sicurezza nasce dal buon governo.

La camorra è anche il frutto della mancanza di visione complessiva.

Ecco perché dicevo che restiamo ad osservare il dito che indica la luna.

Mi meraviglio della mancanza di idee da parte dei nostri governi; mi meraviglio della pochezza con la quale si immagina di affrontare fenomeni complessi.

Fu Nitti che individuò il problema meridionale come un’articolazione di un unico problema nazionale e Salvemini analizzò i rapporti di forza che erano nella società meridionale.

L’intreccio di potere che governava l’Italia e che, a mio parere , persiste in forma più scientifica fu descritto da Salvemini in questo modo: “ I moderati del Nord hanno bisogno dei camorristi del Sud per opprimere i Partiti democratici del Nord. I camorristi del Sud hanno bisogno dei moderati del Nord per opprimere le plebi del Sud.

Forse con non difficile riflessione la frase sembra aderente alla realtà del nostro tempo.

 

Francesco De Notaris

Vice Segretario nazionale dell’Ass.Caponnetto e già Senatore della Repubblica