Cerca

L ‘ unica vera azione da compiere è ,al contrario di quello che sostiene Bubbico che non vuole alcuna forma di associazione o di sindacato dei Testimoni di Giustizia, quella,invece,di realizzarne l’unità.Cosa,che,purtroppo,oggi non esiste .Bubbico non vuole il tutor,l’associazione,il sindacato,tutto ciò che comporta un controllo dall’esterno sulla gestione ministeriale.”Non disturbate il manovratore”,questa sembra la logica usata.Ed invece é proprio quello che serve.piaccia o non piaccia a Bubbico e lor signori,a tutti coloro,cioè,che la pensano come lui.

Testimoni giustizia: Bubbico, potenziare Servizio Centrale

Unificare strumenti a disposizione.No a sindacati e associazioni
15:57 – 26/10/2016 

(ANSA) – ROMA, 26 OTT – Il disegno di legge che riguarda i testimoni di giustizia “è apprezzabile, è importante che la Commissione Antimafia abbia voluto dedicare a questo tema una significativa attenzione e che il testo sia stato sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari”. Così il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico, presidente della Commissione centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione, in audizione in Commissione Giustizia alla Camera.

“La distinzione tra testimone di giustizia e testimone di legalità mi pare importante”, ha sottolineato Bubbico, secondo il quale la figura del testimone di giustizia “è incompatibile con tutte le forme di pubblicizzazione del testimone stesso per la pericolosità dei contesti denunciati e la necessità di mimetizzazione”. In questo senso Bubbico ha denunciato la contraddizione tra la condizione di testimone e la formazione di associazioni e forme sindacali dei testimoni di giustizia, “che rappresentano la negazione stessa della figura del testimone”. Bubbico ha bocciato la previsione del tutor per il testimone di giustizia previsto dalla proposta di legge, “lo espone a relazioni e rapporti esterni e tutto questo confligge con l’esigenza di mimetizzazione”.

Per affrontare una serie di problemi attinenti in alcuni casi il sostegno professionale, in altri il supporto di natura psicologica, Bubbico ha suggerito di potenziare il Servizio Centrale di protezione che assiste “queste persone che espongono un quadro di esigenze complesso e talvolta contraddittorio”. “Bisogna offrire al testimone una interlocuzione stabile col Servizio di protezione – ha detto rispondendo ad una domanda della deputata Giulia Sarti M5S – tanto da garantire certezza per il testimone e la sua famiglia”. Infine, Bubbico ha sollecitato a unificare gli strumenti a disposizione, riconsiderando le provvidenze: spesso lo stesso soggetto è testimone di giustizia, vittima di mafia e vittima di usura e fa riferimento ai tre meccanismi previsti dalla legge che, invece, non sono cumulabili. (ANSA).