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l… “tesoro” di Mokbel

Riciclaggio, Scaglia in Italia: arrestato.

Scoperto il “tesoro” di Mokbel.Sequestrati anche quadri di De Chirico

L’ex capo di Fastweb: voglio parlare con i magistrati

ROMA (26 febbraio) – Silvio Scaglia è rientrato in Italia ed è stato arrestato. L’ex amministratore delegato della società telefonica Fastweb coinvolto nell’inchiesta su un presunto maxi riciclaggio di circa 2 miliardi di euro, è giunto all’aeroporto di Ciampino a mezzanotte e mezza con un volo privato proveniente dalle Antille dopo uno scalo tecnico a Casablanca e si è costituito alla Guardia di Finanza che lo ha trasferito nel carcere di Rebibbia. Secondo il suo legale, Silvio Scaglia sarà interrogato tra oggi e domani. Molto probabilmente davanti al gip respingerà ogni accusa, il “mago” della finanza, come lo avevano soprannominato i colleghi alcuni anni fa.

«Desidero parlare al più presto con i magistrati per poter rispondere dei fatti che mi sono stati attribuiti», aveva fatto sapere attraverso i suoi avvocati Silvio Scaglia. «Sono totalmente tranquillo sulla correttezza del mio operato e della società da me amministrata». In poche parole, non so nulla di frodi carosello, di riciclaggio, di una rete della ‘ndrangheta nella società da lui fondata. Una società, Fastweb, sulla quale dopo l’avvio dell’inchiesta pende una richiesta di commissariamento fatta dai magistrati della procura di Roma. Alla base dell’inchiesta giudiziaria alcune denunce relative a truffe legate agli sms con i quali gli operatori di telefonia mobile attivavano all’insaputa dei clienti servizi a pagamento ma anche la tranche che vedrebbe il maggiore della Guardia di finanza Luca Berriola, in servizio al comando Tutela finanza pubblica, arrestato per aver incassato una cospicua tangente su una delle operazioni di riciclaggio.

Un primo “tesoretto” dell’organizzazione responsabile del maxi riciclaggio facente capo a Gennaro Mokbel è stato intanto sequestrato a Roma dai carabinieri del Ros. Si tratta di migliaia di dipinti, serigrafie, sculture di artisti famosi frutto, secondo gli inquirenti, del riciclaggio. L’operazione del Ros è scattata nelle prime ore di questa mattina, nel quartiere Collina Fleming, dove i carabinieri hanno trovato il magazzino all’interno del quale era custodito quello che si ritiene sia solo «un primo tesoretto» dell’organizzazione capeggiata da Mokbel e responsabile, secondo l’accusa, del riciclaggio di ingentissimi capitali illegali. Si tratta, spiegano gli investigatori, di migliaia di dipinti, serigrafie, litografie e decine di sculture: opere d’arte nelle quali la presunta associazione per delinquere reimpiegava parte degli enormi cespiti illegalmente acquisiti. Sono opere di importanti artisti contemporanei e moderni tra cui spiccano i nomi di De Chirico, Capogrossi, Tamburri, Schifano, Borghese, Palma, Clerici e Messina. Le opere d’arte sono ora all’esame degli specialisti del Comando Tutela patrimonio
culturale dell’Arma.

(Tratto da Il Messaggero online)